Il rifugio dello scrittore

Requiem per i tuoni perduti

Fantasy con componenti esoterici

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. S a m i
     
    .

    User deleted


    Forse è il vento che fa tutto questo rumore...
    Mi premo lo stomaco, ma non aiuta, sembra quasi che stia per partorire un bel tacchino. Affanno ad ogni passo.
    Tra tutti i posti, proprio la schifo d'Ucraina.
    Posso solo continuar a scappare.
    Quante sono le possibilità che sia tutto un sogno?
    Con la tutta indosso non riesco a muovermi liberamente, ma ce la dovrei comunque fare - solo se prima non scoppio. O vengo uccisa. Ma potrebbe andare peggio, no? Tipo, potrei esser stuprata da un unicorno. Ma forse è solo sfiga, sì.
    Non credo d'averlo seminato, sicuramente mi sta ancora inseguendo.
    Devo trovare gli altri, subito.
    Provo a mandare un altro messaggio col walkie-talkie: Mi sentite? Mi sentite? C'è nessuno?
    Silenzio.
    Da qualche parte dietro di me, sento come s'avvicina. Magari è il vento...
    Sempre più veloce, sempre più veloce, sempre più veloce. Dovrei voltarmi? No, no. Mi sarà addosso a breve. Potr-
    «DOVE CREDI DI ANDARE?»
    Mi blocco. Il rumore s'avvicina: rumori pesanti e costanti, qualcosa che si struscia, il mio stomaco dolorante, altri respiri.
    «Quindi, dove eravamo rimasti?»
    Forse sono impazzita.



    Affondo le mani nelle tasche della giacca.
    «Señorita, mi permette?»
    Con due tazze fumanti tra le mani, indica con un cenno della testa il posto dall'altra parte del tavolino. Alzo lo sguardo e rispondo al cenno; me ne torno a fissare un punto sulla parete, mentre si siede. Come per scusarsi, spinge una delle tazze verso di me:
    «Non voglio infastidire. Beva, por favor
    Guardo prima lui, mentre sorride, con la punta del naso rossa, poi la tazza sotto il mio naso. Puzza.
    «Sembra vodka.»
    L'uomo sul divano nel mezzo della stanza mi sgrida:
    «Non essere stupida, questa è horilka, molto più buona.» E aggiunge, come per convincermi: «Sa anche di fragola.»
    Continuo a fissar la tazza in silenzio, finchè l'uomo-vodka davanti a me non dice:
    «Capita a tutti di sbagliar un paio di volte.»
    «Chi ti dice che abbia già sbagliato?»
    «Non lo so, señorita, ma ha uno sguardo molto triste.»
    Tiro le mani fuori dalle tasche e le metto intorno alla tazza, mentre lui sorseggia la sua. Mi chiedo come riesca ad alzarla, è così magro. Ho dimenticato il suo nome, quindi mentalmente l'ho soprannominato Peso Piuma.
    «Non è colpa mia, è questo posto a darmi fastidio.»
    «Le credo, señorita. Questo luogo è stato abbandonato dalla vita molto tempo fa.»
    «Attento, señor, ancora un po' di vodka è finirai per parlare in rima.»
    L'uomo sul divano urla:
    «NO VODKA. È HORILKA. HORILKA. GUSTO FRAGOLA.»
    Sorrido. Mi concentro sul calore che passa dalla tazza alle mie mani.
    Nessuno parla.
    Ieri, in questo bunker improvvisato, ci siamo presentati a turno, ma io ho dimenticato subito i nomi di tutti.
    C'è quell'altra tipa, quella con gli occhiali con lenti spesse e i capelli disordinati - lei è Frodo - che canticchia ogni tanto "Bamboleo, bambolea", probabilmente un qualche ritornello scemo d'una canzone che ascolta in cuffia.
    C'è Ciliegina, quello sul divano - il ricercatore locale, il caposquadra - con un infelice tatuaggio a forma di frutto sul collo.
    E poi c'è Peso Piuma. Quello che ha prestato l'iPod a Frodo, quello che ha portato una tazza di vodka in più per me. L'amico di tutti, già.
    Visto che ormai non posso più ignorarlo, mi giro verso Peso Piuma e chiedo:
    «Allora, qual è la tua storia?»
    «Nessuna, señorita, nessuna storia.»
    «Puoi sempre inventare, sai.»
    Mi guarda, sorpreso, prima di comiciar a ridere.
    «Mi scusi, señorita, ma le ho mai raccontato di quella volta in cui ho quasi ucciso mio padre con un reattore nucleare fatto in casa?»



    Il Sole risplende senza calore e l'erba è d'un colore grigiastro. Tutt'intorno, alberi nudi, morti.
    «Ma dove cazzo sono finita?!»
    Guardo il cielo: senza nuvole, d'un blu pulito.
    Bella giornata di merda, già.
    In lontananza, vedo dei piccoli uccelli, prima nascosti trai i rami, spiccar il volo, silenziosi.
    Chiudo gli occhi. Non devo perdere la calma, ho ancora abbastanza ore di luce. Devo risparmiare le forze, non posso sbrigarmi.
    Ad un certo punto, trovo qualcosa di strano per terra, vicino ad un albero. La cosa è molto piccola, ma procedo comunque lentamente. Mi guardo intorno - non c'è anima viva - e arrivo abbastanza vicino per veder chiaramente di cosa si tratta: un dito insanguinato.
    Cazzo! Quasi balzo all'indietro cercando d'allontanarmi il più possibile.
    Mi guardo intorno freneticamente, cercando con lo sguardo il responsabile.
    Calma. Calma, calma, calma. Calmati!
    Non funziona, non riesco a respirare normalmente.
    «Già, ti sei persa.»
    Rimango immobile. Non ho il coraggio di voltarmi e il mio cuore batte all'impazzata.
    Merda.
    Seguono attimi d'assoluto silenzio. Qualcosa mi tocca la spalla sinistra, ripetutamente. Chiudo gli occhi e aspetto.
    Quando gli riapro, è davanti a me. Si muove lentamente, da destra verso sinistra, rimanendo sempre dove lo posso vedere. Sembra un uomo, ma non so da dove dovrei cominciare a guardarlo.
    È estremamente magro e sporco, ricoperto da un misto di verde e marrone. Lo squadro dal basso verso l'alto, vedendo i piedi scalzi, la gabbia toracica perfettamente visibile sotto la pelle e quella che sembra una corona di spine sulla testa. Faccio un passo indietro e lui si ferma. Continuiamo a fissarci in silenzio. Solo adesso riesco a vedere che è nudo, ricoperto interamente da quello che sembra essere fango incrostato. Soffermo lo sguardo su una delle sue spalle, incuriosita da un simbolo a spirale d'un verde acceso che ricopre tutto il braccio. Sobbalzo, dopo che lo sento dire:
    «Tranquilla, non voglio farti del male.»
    Ha parlato piano, quasi dolcemente, ma i suoi occhi dicono altro. Solo allora vedo cosa tiene in mano, e comincio a tremare. Alla fine della spirale verde, c'è una testa mozzata. La testa d'un cervo, con le corna spezzate e la pelliccia ancora sporca. La testa dell'animale è rivolta verso di me: osservo che ha un occhio in più, quasi come una replica di bassa qualità, posizionato vicino a quello destro.
    Non riesco a distogliere lo sguardo dalla testa mozzata. Il sangue cade lentamente a terra, goccia dopo goccia.
    «Che scortese, neanche ti presenti?»
    Lo fisso, senza riuscir a parlare.
    «Io sono Ronnie. Ronnie James Dio. Ma puoi chiamarmi Dio, tutti lo fanno ormai.»
    Continuo a fissarlo, mentre faccio un altro passo indietro.
    «Certo che ce ne metti di tempo per capire. Calma, ti stavo seguendo da un po', ma non voglio ferirti.»
    Lentamente, alzo il braccio e indico la testa che tiene in mano, mantenendo il contatto visivo.
    «Che? Questo? Tranquilla, questo è mio fratello. Non ti farà del male.»
    Devo scappare, ora.
    «Sei obbligata ad ascoltarmi, non riusciresti comunque a fuggire.» E senza attendere una mia risposta, continua: «Se userai quel bel aggeggio rumoroso che ti pende dai fianchi, scoprirai che quel dito è altamente radioattivo.»
    Sposto lo sguardo da Dio al dito, e dal dito a Dio, senza capire all'inizio.
    «Immagina quante cose potresti farci. La solo scoperta! No? Non ti sorride l'idea?»
    «Non... Non... Dovrebbe essere possibile...»
    «Non fare la scettica, daaaai. È qui davanti a te, perchè non ci credi?»
    Devo calmarmi. Tutto questo è assurdo. Cosa posso fare?
    Mi guardo intorno, lentamente: osservo gli alberi, il terreno, comincio a guardare il cielo. Sento Dio dire, ora serio:
    «Fossi in te non lo farei, donna.»
    E con tutte le mie forze, scatto tra gli alberi, lontano da Dio. Continuo a correre, senza voltarmi, mentre lui urla qualcosa che non riesco a capire.



    «Ragazzi, vi devo confessare una cosa. Venite qui, tutti. Intorno a me, dai, che non vi mordo.»
    Ciliegina si comporta in modo strano già dopo il secondo giorno. Ora cosa vuole?
    Lentamente ognuno si trova un suo posto: attendiamo in silenzio.
    «Come tutti sapete, siamo un gruppo di ricerca. Dobbiamo monitorare il livello radioattivo della zona intorno a Pryp"jat', e dobbiamo anche studiare gli effetti a lunga durata dell'esposizione radioattiva. Insomma, questi sono gli obbiettivi principali...»
    Nel silenzio generale, Frodo aggiunge:
    «Sappiamo t-tu-tutto questo. C-Cosa ci s-st-stai n-nascondendo?»
    Ciliegina si fissa i polsi, senza rispondere. Dopo una lunga pausa, aggiunge:
    «Lavoro per la polizia di Kiev.» E continua, dopo un'altra pausa: «Sono un agente sotto copertura e attualmente sto investigando una certa pista: traffico di persone e, implicitamente, d'organi. Ma, non parliamo di persone e organi qualunque. Questo traffico ha a che fare con tutto questo.» E si guarda intorno. Attende che tutti abbiano capito.
    «L'unico motivo per cui vi dico tutto questo è perchè potreste essere anche voi in pericolo, e so che non avete nessun motivo per sabotarmi. Sinceramente, nessuno dei miei collegi mi crede, e quindi devo lavorare da solo, ma l'idea d'un traffico di persone e organi radioattivi mi spaventa, ed è per questo che ve ne sto parlando. Avete capito?»
    Anche se quasi buio, e nessuno parla, sono sicura che ognuno di noi abbia annuito, lentamente.



    Cammino, con Dio al mio fianco. Non sono riuscita a scappare e adesso trovo appena la forza per camminare, sorretta da lui. Sembra che per lui non pesi niente, anche se avanziamo piano. *Spero d'essere impazzita.
    «Tranquilla, donna, non ti ucciderò.»
    L'ha detto senza guardarmi. Come potrei fidarmi? Continuiamo a camminare: io con lo sguardo in terra, Dio tenendomi quasi in braccio ormai.
    «Donna, alza lo sguardo, questa parte della Foresta Rossa ti piacerà.»
    Non subito, lo ascolto e alzo la testa: fin dove riesco a vedere, il terreno e ricoperto da cadeveri, animali e uomini, ossa e organi. Il tutto sembra quasi galleggiare tra il sangue.
    «Dobbiamo attraversare tutto questo. Dobbiamo arrivare dall'altra parte.»
    Terrorizzata, m'aggrappo con più forza al suo braccio, cercando di fermarlo.
    «Dai, gli altri ci stanno aspettando dall'altra parte, andiamo.»
    Per colpa del dolore, non riesco più a parlare. Impotente, guardo l'orrore che m'aspetta, pochi passi più in là: cuori di cervi sopra cadaveri senza ali di corvi spennati, teste mozzate di neonati vicino ad intestini pieni di cibo non ancora digerito, cumoli di merda e piscio mischiati col sangue, ossa che trafiggono la carne e spuntano come lance tra tutto quel macello.
    Dio mi spinge e senza il suo appoggio per poco non perdo l'equilibrio. Mi fissa:
    «Tu sei una di noi. Come quel dito, come me, come questo posto. Devi attraversare, non hai altra scelta.»
    Mi butto per terra, disperata, e comincio a strisciare lontano da quell'Inferno.
    «Perchè IO? PERCHÈ IO? PERCHÈ?»
    M'aferra e m'alza quasi senza fatica. Mi guarda negli occhi:
    «Non è colpa tua, stai tranquilla, solo che il tuo posto è dall'altra parte. Forse non uscirai mai da qui, ma devi sapere questo: l'importante è morire, almeno un po'.»
    E, senza dire altro, mi scaraventa nel mare di sangue e cadaveri che m'ha aspettato per tutto questo tempo, pazientemente.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Editor

    Group
    Amministratore
    Posts
    5,138
    Location
    Verona

    Status
    1: 9
    2: 3
    3: 10
    4: 5
    5: 7
    6: 3
    7: 9
    8: 7,5
    9: 3
    10: 4

    Totale giurato Axum 60,5
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Pionieri
    Posts
    283
    Location
    Varese

    Status
    1: 8.8
    2: 4
    3: 10
    4: 4
    5: 5
    6: 8
    7: 10
    8: 8
    9: 8.5
    10: 7

    Totale Daverio: 73.3
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Fondatore
    Posts
    512

    Status
    1: 9
    2: 4
    3: 9,5
    4: 4
    5: 6
    6: 6
    7: 9
    8: 7
    9: 8
    10: 5


    Totale giurato Artemis = 67,5
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Madadayo!

    Group
    Pionieri
    Posts
    637

    Status
    1- 8
    2- 9
    3- 5
    4- 5
    5- 8
    6- 4
    7- 8
    8- 8.5
    9- 3
    10- 6

    Tot. Xarthin: 64,5
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Editor

    Group
    Amministratore
    Posts
    5,138
    Location
    Verona

    Status

    Totale autore S a m i
    265.8

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Il cavaliere tenace

    Group
    Pionieri
    Posts
    642
    Location
    Una cameretta perennemente disordinata.

    Status
    Mi sono trovato in un mondo che non ho compreso.
    Ho provato a rileggere il tuo racconto più volte, ma ho dovuto accettare il fatto che non ho capito una mazza. :schianto:
    Scemenze a parte, hai uno stile piuttosto particolare, sei evocativo, e non ti nascondo che leggendo certe scene ho percepito la chiara emozione del disgusto (non per il testo ovviamente, ma rispetto al contesto che stavi illustrando).
    Se posso permettermi l'ardire di fare un'associazione, l'ho trovato un racconto cubista. Non mi intendo di arte, ma mi hai ricordato uno di quei quadri che apparentemente sono sgorbi (così li definivo io al liceo) ma che hanno dietro tutta una logica di costruzione.
    Se dovessi accantonare l'idea del mio essere ignorante e lento di comprendonio, mi verrebbe da dire che forse non hai centrato molto la traccia, non ho ben capito da cosa fosse generata questa energia, quale fosse il filo conduttore della storia, cosa centrassero i personaggi riuniti nella stanza.
    Ne sono uscito confuso, e per il tipo di lettore che sono, non è la sensazione che preferisco. Se ti va di approfondire, sono pronto ad ascoltare!
     
    Top
    .
  8. S a m i
     
    .

    User deleted


    grazie per aver letto & commentato,
    mi piace scriver testi "difficili da seguire" e in riguardo alla traccia, non l'ho centrata per niente, quindi dici bene.
    non hai capito da cosa fosse generata l'energia perchè non l'ho mai spiegato - la """ fonte d'energia """ sarebbero gli uomini radioattivi (da qui il dito radioattivo) -, e tutto il resto risulta poco chiaro perchè ho scombussolato la cronologia; comunque, questo è solo un frammento della storia, quindi non è colpa tua se non c'hai capito niente, tranquillo, è già tanto che qualcuno sia riuscito a leggere fino alla fine il testo.
     
    Top
    .
7 replies since 16/12/2018, 19:51   181 views
  Share  
.