Il rifugio dello scrittore

L'ora del Toro

cartella 002

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  1. Svyat
     
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    001


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    Sollevando silenziosamente le tende sopra il grande schermo e schiacciando il pulsante costringendo così il ritiro dello stereoproiettore TVF1 sotto la cattedra, si sedette, contemplando i volti concentrati. Era ovvio, la lezione ha avuto successo, seppure era stato difficile coniugare il piccolo con il grande, il poderoso decollo dell’umanità e l’abisso di dolore dei tempi passati, dei momenti di felicità brevi e toccanti di alcune persone e dei terribili crolli dei regimi.
    L’insegnante sapeva – dopo il silenzio arriveranno le domande, tanto più indagatrici, quanto più i giovani sono stati colpiti dal quadro storico da lui dipinto. E, aspettandole, cercava di indovinare, cosa più di altro ha incuriosito gli alunni oggi, cosa poteva essere rimasto incompreso… Si direbbe, la psicologia delle persone nelle difficili epoche transitorie da forme sociali inferiori a quelle superiori, quando la fede nella cavalleria e nell’onestà dell’individuo, nel futuro migliore veniva smembrata da un mucchio di bugie, crudeltà e paure insensate. I dubbi disarmavano i combattenti per la trasformazione del mondo o rendevano le persone indifferenti a tutto, dei pigri cinici. Come capire quelle mostruose psicosi di massa alla fine di EMD – l’Era del Mondo Dissociato, che portavano alla distruzione della cultura e al massacro dei migliori? I giovani di EMI – l’Era delle Mani Incontrate – sono infinitamente lontani da tutto quello, che è legato al teso nervosismo storico e paure dei tempi passati…
    I pensieri dell’insegnante sono stati interrotti, quando si alzarono simultaneamente dai banchi in diverse file una ragazza e un ragazzo, simili tra loro per la loro maniera analoga di spalancare gli occhi, cosa che dava a entrambi un’aria sorpresa. Si guardarono l’un l’altra, e il ragazzo alzo la mano, posta con il palmo in alto, – gesto della domanda.
    – Sarebbe corretto dire, che tutta l’esperienza storica afferma l’inevitabile vittoria di forme superiori su quelle inferiori così nel progresso della natura, come anche in cambiamento? – iniziò il giovane.
    – Giusto, Lark, se escludere delle particolari coincidenze in alcune circostanze, quali molto rare, come tutto quello, che esce dai limiti del grande processo dialettico di equalizzazione, – rispose l’insegnante.
    – Per esempio, il caso di Zirda, le cui morte macerie s’erano coperte di papaveri neri? – chiese Puna, allungandosi tanto quanto la sua piccola statura permetteva.
    – Oppure altri pianeti, scoperti successivamente, – aggiunse l’insegnante, – dove c’è tutto per la vita: la possente volta celeste dell’atmosfera, mare limpido, fiumi nitidi, astro caldo. Ma i venti travolgono le sabbie morte, e il loro rumore con quelli del mare e dei temporali – unici rumori, che profanano il silenzio dei vasti deserti. La vita pensante in balia d’una selvaggia illusione uccise sé e tutti i viventi, sfiorando appena la potenza dell’atomo e del cosmo.
    – Ma noi le abbiamo già insediate?
    – O sì! Ma che senso ha per quelli, le cui orme si sono dissolte nella polvere milioni di anni fa, non salvando niente, di quello che avremmo potuto capire, come e perché loro distrussero sé e tutta la vita sul proprio pianeta!

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    Edited by Svyat - 1/3/2018, 01:09
     
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  2. FraScribit
     
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    Mi è poco congeniale la fantascienza, ma mi sembra che i fermenti ci siano ;)
    Occhio ai refusi :)
     
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  3. Svyat
     
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    Grazie per aver letto. Ancora di più perché hai letto Fantascienza! :aff:
    Sì, é un gran bel libro.

    Refusi?! Giuro che non ci faccio apposta! E che non li vedo :schianto:

    Ricontrollo, signor si!
     
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2 replies since 27/2/2018, 14:08   74 views
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