Il rifugio dello scrittore

Il Prezzo del Potere

Capitolo 2

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    Capitolo 2

    Raggiungendo Il povero Braccio a terra e aiutandolo ad alzarsi , si diressero nuovamente verso il bar.
    I suoi vecchi compagni erano impegnati a raggiungere il record di boccali di birra su un tavolo ed erano a buon punto.
    -Guardate chi è tornato, vecchio ubriacone volevi ingaggiare qualcuno nella sala al primo piano ma non hai abbastanza soldi vero ?-

    Quello che aveva parlato era il paladino Vennè, quello che sembrava il leader di quella sgangherata compagnia.

    -Si, salve io sono Manoplein, sono io che devo ingaggiare una compagnia di avventurieri, Braccio è il mio consulente.
    -Ebbene ragazzi, abbiamo un affare da proporci----vi , vi! Abbiamo un affare da proporVI ! -
    -Sedetevi 産$”%% con noi ç”/£&% e parlate.-

    Quello che diceva Braccio era vero, il lancia maledizioni non riusciva a parlare senza usare termini blasfemi ogni due parole.

    Dato che avevo tutti gli occhi addosso e il mio compagno era decisamente alticcio decisi di illustrare la mia causa.

    -Come dicevo mi chiamo Liuk Manoplein, vengo da un villaggio più a nord, devo ingaggiare dei prodi guerrieri per...-
    -Senti giovane, quanto paghi per questa avventura? Andiamo subito al sodo e se non ti dispiace, offrimi una birra, io sono un pò a corto di Heavy.-

    Il rosso del gruppo “Marraz “ era decisamente diretto e come detto prima dal mio ospite uno scroccone, feci un cenno alla cameriera e gli feci portare una birra.
    Per questa impresa la ricompensa è di 500 Heavy -
    Una risata fragorosa percorse tutto il tavolo, avevano cominciato a ridere tutti, cavolo alcuni avevano pure le lacrime agli occhi,
    -Per 500 Heavy non puoi ingaggiare nemmeno uno di noi ragazzino, vattene.-
    Braccio a quel punto si alzò in piedi e batté un pugno sul tavolo.

    -Voi ridete di un cliente, ma siete qua a ubriacarvi perché sapete benissimo che adesso nessuno vi vuole. - si rimise a sedere – So benissimo come se la passa la compagnia, non pensiate solo perché mi sono ritirato io non sappia cosa succede.-

    L'aria si era fatta triste tutto a un tratto, gli occhi si erano abbassati.

    -Questo giovane ha un lavoro, e a voi servono soldi o sbaglio?-
    -E va bene, ti lasceremo esporci il tuo problema giovane.-
    Così mi misi a spiegare il motivo per cui ero li, tentai di essere il più coinvolgente possibile, feci appello ai più nobili sentimenti come solidarietà e pietà umana e alla fine.

    Il Bulgarof che fino a quel momento non aveva staccato gli occhi dal suo libro lo posò e disse.
    -Da quello che ho capito, ci offri per una cifra irrisoria, una missione con alte probabilità di morte e menomazioni, una missione dove le forze in campo sono estremamente sbilanciate e tutto questo per onore, gloria, riconoscenza eterna del tuo villaggio e ribadisco pochissimi soldi giusto? La mia analisi è corretta?-

    Ero decisamente con le spalle al muro. - è così signori, non posso offrire altro, ma posso dirvi che se avremo successo, organizzeremo un banchetto e vi faremo bere tutto quello che riuscirete a buttare giù nelle vostre gole. -

    A quel punto tutta la compagnia si alzò in piedi e si cominciò a guardare negli occhi, dopo un attimo che sembrava non finire mai Vennè prese la parola.

    -Bene giovane, hai ingaggiato la Compagnia dell'Acciaio allora, guidaci al tuo villaggio. -
    -Del resto di qualcosa bisogna pur morire.- disse il Bulgarof
    -Sperando non sia di cirrosi. - Aggiunse Marraz
    -O una malattia venerea.- continuò il Bestio
    -“$%”!)ò muovete il “/!”(/£)! culo.- concluse Tein
    E tutti ci dirigemmo allora ai cavalli e a un mulo.
     
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