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La spada del domani
Mancavano poche manciate di minuti ai sei rintocchi della sesta ora, la fucina era in pieno fermento .
Mothormont Roghaw detto “l'intransigente “ dirigeva la fucina come un generale, del resto l'incarico che gli era stato affidato era dei più importanti.
Forgiare la spada che avrebbe cambiato le sorti della guerra non era impresa da poco, tanti impavidi eroi erano andati a recuperare tutti i materiali per crearla.
Era stato rubato il metallo degli dei dalla cassaforte del re dei Sussurri nel buio del monte Blaulgasth.
Gli zaffiri magici per la protezione dalla magia, erano stati presi dal corpo freddo del centauro delle pianure argentee.
Era stato purificato lo spirito del generale Hiss delle Guerre dei serpenti per infondere un anima propria alla spada.
Infine, era stato incatenato il drago Cuborar, nelle profondità nella fucina per scaldare il metallo e poterlo lavorare.
Tutti gli elementi erano in lavorazione da giorni, sapienti mani artigiane avevano formato un elsa bella come non mai, con gli zaffiri perfettamente incastonati in essa, Rtwirt il giovane apprendista della fucina, aveva osservato ogni mossa del suo maestro nel forgiare il metallo, lavorarlo sotto la pressa, spingere il drago a scaldare la fornace finchè quel cumulo di metallo, nero come la notte, diventasse bianco di calore come una sella.
E fu lavorato , scaldato, raffreddato e riscaldato ancora e ancora, per temprare ulteriormente la spada, colpi di sapiente martello diedero forma a quello che era informe.
La spada, una volta della lunghezza e peso giusti fu affilata, ancora e ancora così che pure l'acqua avesse paura di lei. Il suo bilanciamento era perfetto.
Infine l'elsa e la lama furono fuse insieme e a quel punto, i maghi del Xaddo, fecero confluire lo spirito del generale in essa.
Ma Mothormont era scuro in volto, ormai era la sesta ora, e il prescelto non era ancora arrivato a ritirare la spada, “ DONG” , il primo rintocco era passato, “DONG “ forse c'era stato un imprevisto “DONG “, la spada andava consegnata “DONG “ finalmente uno squillo segnalò l'arrivo di qualcuno nella fucina “DONG “ , passi risuonarono nei corridoi dell'immenso complesso “DONG” la sesta ora era conclusa.
Mothormont chinò il capo, guardò la spada fra le sue mani, e poi all'improvviso lo vide, il prescelto era li, cercando di ricomporsi dalla corsa fatta, si avvicinò solenne al fabbro del mito e disse: questa è la spada maestro ?
-Si ragazzo-
-Grazie a questa spada, potrò sconfiggere finalmente il signore dei non morti, grazie maestro ora me la dia
-Non posso, sei arrivato dopo il sesto rintocco ella sesta ora.
-Ma maestro, devo avere la spada! Devo porre fine alla guerra.
-Dopo le sei la fucina chiude mi spiace,
-Ma , ma maestro, la spada?
Il maestro lo guardò dritto negli occhi e dopo averci pensato su disse- Per la spada, torna domani – poi fece cenno a uno dei suoi di scortare il prescelto all'uscita.
Epilogo
All'esterno della fucina il prescelto si era accampato, doveva aspettare il giorno successivo per ritirare la spada, vide uscire tutti i fabbri e gli artigiani dalla fucina uno alla volta.
Alla fine Rtwirt, fu l'ultimo ad uscire, chiudendo a chiave la pesante porta dietro di se, vedendo il giovane accampato fuori si avvicinò e gli disse solo – Se viene chiamato “l'intransigente “ un motivo ci sarà , a domani e.....prepara i soldi -
Edited by Ulgo - 9/4/2022, 23:13
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