Il rifugio dello scrittore

Il sindaco e il bosco

Parte due finale.

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    Il sindaco, era abbastanza tranquillo, Jugurmons non sembrava eccessivamente alterato per l'accaduto, ma ovviamente sapeva che anche lui aveva un popolo a cui doveva dare delle risposte, quindi mise subito sul piatto il massimo dell'offerta che aveva elaborato durante il viaggio.
    - In cambio della vita del cucciolo, vi offro la rinuncia a un cinghiale sui due cacciati di solito, ovviamente nessuno scoiattolo verrà cacciato da oggi a trenta giorni. -
    Il “viso” di Jugurmons, sembrò rilassarsi, sembrava che la proposta fosse di suo gradimento.
    - Quello che proponi è un ottimo scambio, ma temo che dovrai fare di più - disse l'antico - Fra le mie fila c'è chi vuole usare questo incidente per creare i presupposti per uno scontro.-
    Il sindaco cominciò a fissare la creatura, non si aspettava una risposta del genere.
    - Vorrei vedere il cucciolo, vorrei vedere come sta.-
    Con un cenno del capo Jogurmons fece uscire un altra creatura dal bosco, un altro imponente matre, fra le sue braccia c'era il piccolo Giove che non si muoveva.
    - Lo abbiamo fatto addormentare con il profumo di certi nostri fiori, non temere per lui.-
    Il nuovo matre arrivato, si mise accanto a Jogurmons.
    Il bambino venne posato accanto ai due capi , a parte qualche graffio sembrava non avesse nulla di grave.
    - Anche ad un cervo, per lui il villaggio rinuncerà anche ad un cervo.-
    Il matre che aveva portato il bambino intervenne bruscamente.
    - NO, non baratteremo la sua vita con quella di altre creature del bosco, vogliamo la sua, lui ha infranto la legge e lui deve pagare. –
    La cosa era incredibilmente inusuale, non era mai successo che qualcun altro si intromettesse in un incontro fra due capi.
    - Voi umani cercate sempre di violare le leggi, siete sempre pronti a infrangerle, siete una piaga per il bosco! -
    Il matre sconosciuto cominciò ad allungare ed avvolgere con le sue “dita liane” il bambino, portandolo in alto verso di se, voleva stritolarlo.

    Il sindaco, con uno scatto felino che sorprese le due creature, prese la lancia da terra e con un fendente tranciò di netto una delle mani dell'aggressore, questo con un grido di dolore lasciò la presa sul bambino.

    Jogurmons fu lesto a prenderlo al volo e a ridepositarlo a terra, accanto all'umano, che ancora in piedi puntava la lancia verso l'aggressore.

    - Cosa...COSA MI HAI FATTO!- il matre dolorante si teneva l'arto troncato che perdeva un fluido di colore arancione.

    - Masoar sei uno sciocco, quell'uomo ti ha ferito con la Lancia delle Ere, la tua mano non potrà più ricrescere, ora vattene hai portato abbastanza disonore al tuo popolo, ne risponderai agli spiriti. -

    Il sindaco, seguì con lo sguardo il matre ferito fino al suo ritorno nel bosco, senza mai smettere di puntare la lancia nella sua direzione, poi una volta sparito fra gli alberi si rimise a sedere, controllò il bambino e solo allora posò la lancia.

    Jogurmons era visibilmente irritato, quella intromissione era un fatto inaudito - Io...sono molto addolorato per quello che è successo, le nuove generazioni stanno crescendo con un rancore sempre maggiore verso gli umani.-

    Il sindaco capendo il momento si disagio del suo pari disse solo - Non ti devi scusare Jogurmons, capisco bene quello che vuoi dire, sempre più giovani umani purtroppo, fanno sempre più fatica a rispettare le regole della nostra convivenza.-

    Il grande matre, cominciò a fissare il sindaco, come se volesse leggergli dentro, poi disse.
    - Dato che Masoar ha infranto una delle nostre leggi, per scusarmi, dichiaro che la tua prima proposta d'accordo per la restituzione del ragazzo, è accettata, rinuncerete a un cinghiale e agli scoiattoli per trenta giorni da oggi, ma potrete cacciare i cervi come al solito, rispettando le quote. -

    Con un inchino, l'uomo disse – Io ti ringrazio immensamente ti prometto che il cucciolo sarà severamente punito per il suo gesto.-

    I due capi si fissarono un attimo, poi Jogurmons si girò e tornò nel bosco, una volta caricato il bambino sul carro, il sindaco tornò in paese.
    Ormai davanti al municipio non c'era più la folla rabbiosa, il sonno aveva vinto la maggior parte dei cittadini, rimanevano solo pochi curiosi, il capitano Gustaf e il padre del bambino.

    Vedendolo arrivare, il papà gli corse in contro e quando vide suo figlio steso sul carro per poco non svenne.
    - Stai tranquillo, sta solo dormendo, ora portalo a casa nel suo letto, domani verrò personalmente a parlare con lui .-
    - Si signor sindaco, la aspetteremo.-

    La lancia fu messa al proprio posto, la milizia fu fatta tornare in caserma, e il sindaco tornò finalmente a casa.
    - Bojak, sei tu ?-
    La voce di sua moglie aveva sempre un suono soave, anche quando gli parlava nel dormiveglia.
    - Si amore mio, scusa il ritardo.-
    Finalmente la raggiunse in camera da letto.
    - Ho saputo del problema col bambino, sei riuscito a risolvere tutto? -
    - Si amore, tranquilla.-
    La moglie accenno un sorriso, poi bofonchio - Sei proprio un bravo uomo. -
    Il sindaco si infilo sotto le coperte, guardò negli occhi semichiusi della moglie e rispose.
    - Sono un bravo uomo, con degli ottimi " amici", ma ora dormiamo domani avrò un altra giornata piena in municipio.-
    Baciò la moglie e si addormentò.


    testo modificato grazie ai suggerimenti ricevuti nel forum

    Edited by Ulgo - 10/9/2019, 21:30
     
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    Salve, ho finito adesso di leggere anche questo pezzo, e sono sincero ci sono alcune cose che non mi convincono appieno: già nel pezzo precedente ti facevo notare che l'assenza di descrizioni rende più difficile immaginare e seguire i personaggi, mi hai già risposto ma te lo faccio presente di nuovo.
    Le virgole paiono ancora un serio problema, come anche altri segni di punteggiatura. qualche volta si ha anche difficoltà a capire chi parla a chi:

    CITAZIONE
    "- NO!.-
    - Non baratteremo la sua vita con quella di altre creature del bosco, vogliamo la sua, lui ha infranto la legge e lui deve pagare. –"

    qui ad esempio, staccando le battute pare che siano due persone diverse a parlare, mentre poi si capisce che è lo stesso personaggio

    CITAZIONE
    - Cosa...COSA MI HAI FATTO!-
    - Masoar sei uno sciocco, quell'uomo ti ha ferito con la Lancia delle Ere, la tua mano non potrà più ricrescere. -
    - Ora vattene, hai portato abbastanza disonore al tuo popolo, ne risponderai agli spiriti. -

    stessa cosa qui, si potrebbe quasi pensare che la terza battuta sia detta dal sindaco, visto che essendo separata dalla seconda sembra detta da un altro personaggio

    l'azione mi pare un poco troppo veloce, e soprattutto non capisco il comportamento di Masoar e di Jogurmons: il primo arriva portando il bambino in quello che pare un colloquio privato e segreto tra i due capi, e semplicemente prende e agisce di sua iniziativa andando contro gli ordini e le decisioni del suo capo; forse sarebbe meglio far vedere che il matre appena arrivato è più impulsivo, magari non lascia subito andare il bambino ma fissa sospettoso i due capi (anche se ci sarebbe da capire perché Jogurmons, per un compito così delicato come accompagnare un prigioniero, non abbia scelto un matre più affidabile)
    Anche quello che fa il sindaco, sinceramente, mi pare molto strano: balza per una quantità indefinita di metri in avanti, ed un'altra sempre indefinita in alto, e aggredisce senza pensarci due volte quello che potrebbe perfettamente essere un membro importante della comunità matre; o il sindaco sa che la sua aggressione non verrà interpretata come un atto ostile, oppure sceglie deliberatamente di rischiare una guerra per difendere il bambino, ma entrambe le cose andrebbero mostrate in qualche modo, o descrivendo lo stato d'animo del sindaco o almeno con un dialogo
    La moglie del sindaco, poi, scusami ma vive chiusa in casa? nel primo brano fai intendere che tutto il villaggio, o comunque una parte molto considerevole, si è radunato davanti al municipio, la milizia è stata fatta schierare a difesa delle case ed in pratica è stato instaurato un piccolo coprifuoco, e lei non si è accorta di nulla?
    Ultimo appunto: non credo sia possibile tagliare qualcosa con una lancia, essendo un'arma concepita per essere usata essenzialmente di punta, ma non ne sono del tutto sicuro e non sapendo come è fatta l'arma non posso escludere la possibilità

    Come sempre la storia è interessante, la trama invoglia a leggere e perfino i personaggi, per quanto appena abbozzati in questi pezzi, suscitano abbastanza empatia da volerli seguire; il problema è la parte grammaticale, che appesantisce troppo il testo e distoglie dalla storia, vedila come un film: la trama può essere bellissima, ma se ogni scena la telecamera traballa e gli attori sbagliano le battute, non ci si capisce nulla
     
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    Bardo grazie di aver letto e del commento, hai assolutamente ragione sulle critiche che mi hai mosso sulla difficoltà nel capire chi stia parlando nei dialoghi e sulla debole parte finale, spero che le modifiche fatte rendano il testo più capibile e fluido.
    Cercherò di rispondere punto per punto alle altre domande

    - cerco di non descrivere troppo per dare ad ognuno la possibilità di immanginare sindaco e creature come vogliono, ti posso chiedere tu come immagini il matre e il sindaco? poi ti faccio sapere come li immagino io.

    - Jugurmosn , è a capo di un popolo che come si capisce dai dialoghi è ligio alle regole, lui non si aspetta minimamente quella reazione da uno dei suoi, quindi gli affida il bambino senza nessun problema.

    - il sindaco e il matre sono a pochi metri si distanza ( si dovrebbe capire, non possono parlarsi a centinaia di metri ), Masoar arriva a fianco a Jugurmons, quindi a pochi metri dal sindaco, in più allunga verso il basso le liane ( le dita ) a prendere il bambino a terra, poi quando stanno tornando indietro il sindaco colpisce, il balzo che fa il sindaco non è mostruoso, se unisci le liane distese veso il basso e la lunghezza della lancia-
    - l'osservazione sulla lancia è giusta, principalmente è un arma da " punta " non da taglio, ma tutto sta alla dimensione della lama, una Naginata per esempio è un tipo di lancia che puo uccidere sia di punta che di taglio.

    - voglio precisare una cosa, che purtroppo nel racconto non è passata: tutti gli umani sanno cosa abita nel bosco ( solo i bambini non hanno certezze ), gli incontri non sono segreti, infatti tutto il paese sa che il sindaco va a parlare con un matre, e lo si capisce, dice che andrà nel bosco alla folla, l'incontro è privato non segreto. Solo il sindaco e il capo dei matre si possono incontrare in via ufficiale, per motivi di trama ho fatto intervenire un altra creatura.

    - mi scuso per la punteggiatura, prima o poi troverò qualcuno che mi corregge i testi prima di pubblicarli, non sono in grado di migliorare la mia scrittura più di cosi evidentemente.

    Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
     
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    Come già ti dissi, secondo me va bene dare descrizioni povere, ma non ometterle del tutto; parlando del sindaco, posso provare ad immaginarlo solo dalle sue azioni:
    -lavora in municipio fino a tardi ed è molto rispettato dalla sua comunità; quindi potrebbe essere un uomo di mezza età, o comunque adulto, forse non molto atletico o muscoloso visto il suo ruolo
    -sa come trattare ed è molto esperto nel farlo, oltre ad avere una buona capacità da leader; quindi è una persona molto saggia, forse con qualche tratto che lo sottolinei anche fisicamente, come barba e/o capelli bianchi/ingrigiti
    -compie un’azione atletica notevole: il balzo con taglio del polso, maneggiando un’arma nemmeno adatta al compito; quindi non è un tizio vecchio e saggio, o quantomeno è molto forte e atletico nonostante l’età
    Insomma, sto cercando di immaginare la scena, ho in mente l’aspetto del sindaco, poi leggo l’ultima azione e devo riformulare ciò che avevo già immaginato, “perdendo tempo” a sostituire l’immagine che avevo in mente con quella che ho appena dovuto costruire

    Sono andato a controllare per scrupolo, il record di salto in lungo (con rincorsa e fatto da atleti) è di 8 metri e mezzo circa. Questo significa che il sindaco e Jogurmons, e di conseguenza Masoar, sono quasi attaccati per permettere al sindaco di “saltare” in avanti e tranciare la mano del secondo matre; oppure che il sindaco sia un atleta olimpico eccezionale

    Va bene che la società matre è molto rispettosa delle regole, ma Jogurmons stesso dice che le nuove generazioni, di cui sa fare parte Masoar, hanno molto risentimento per gli umani, quindi la domanda sorge spontanea: perché non far portare il bambino da un matre più vecchio? E perché, se come dici solo i capi possono incontrarsi, c’è un secondo matre?

    Occhio a confrontare armi occidentali con armi orientali. La naginata non è molto assimilabile alla lancia, per forma ed utilizzo può essere associata all’alabarda o al falcione, che sono davvero armi adatte a colpire di punta e di taglio; ma una lancia non è costruita per tagliare, non ha la sezione e la quantità di superficie affilata necessaria nella lama, questo a meno che la particolare Lancia del Bosco/delle Ere non sia invece creata in modo da essere usata anche di taglio, ma ciò andrebbe descritto
     
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    Chiedo scusa se solo ora rispondo al commento. Ho passato del tempo a far leggere il racconto e a raccogliere pareri. Alcune critiche sono state riscontrate anche da altre persone altre invece no.
    Ho riscritto il racconto, cambiando più parti, ( il tipo di arma per esempio ) ma il " combattimento " è rimasto invariato dato che nessun altro mi ha mosso quel tipo di obiezione, non capisco il motivo perché leggendo l'ultima azione hai riformulato l'immagine che ti eri fatto. Si riposa dopo una lunga giornata di lavoro, non ci vedo nulla di strano.
    Non ho cambiato il testo qui perché non credo sia corretto cancellarlo e mettere quello nuovo o se posso editare il nuovo testo con lo stesso titolo.
     
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