Il rifugio dello scrittore

Il sindaco e il bosco

Capitolo 2 parte uno

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    L'uomo risalì le scale fino ad arrivare alla sala del consiglio, li ,dietro la sua sedia assieme allo stemma cittadino, c'era la : Lancia del Bosco”, la cosa più preziosa di tutto.
    Una volta presa e tornato dalla sua gente, salì sul carro che avevano appena preparato, poi parlò a Gustaf, il capitano della milizia.
    - Gustaf, raduna la milizia, e assicurati che nessuno mi segua, la situazione è già abbastanza tesa e non ho bisogno di gente che agisca di testa sua intesi? -
    - Sissignore, provvedo subito.- poi aggiunse - Uomini avete sentito ? Scorteremo il sindaco fino al limitare della città e poi non faremo passare nessun altro. -

    La voce dell'uomo si fece ancora una volta imponente.
    - Cittadini, mantenete la calma, andrò a recuperare il bambino, domattina al ritorno tutto sarà tornato alla normalità. -
    Così dicendo schioccò le redini, partì seguito solo dalla milizia.
    Una volta fuori dall'abitato, si diresse verso il limitare del bosco, ormai era giunta la notte, una lanterna assieme alla luna, illuminava il suo cammino.
    Finalmente, arrestò il carro, posizionandolo col retro davanti al bosco.
    Si trovava ad una decina di metri dalla prima fila di alberi, con un'accetta spacco il coperchio del barile d'acqua, poi prese la lancia e la lanterna e si mise a sedere sul prato ad aspettare.

    Dopo qualche minuto, le fronde degli alberi cominciarono a muoversi, sembrava che centinaia di rami si stessero spezzando uno dopo l'altro, quando una imponente figura usci allo scoperto.
    Era difficile da descrivere, gli uomini li chiamavano “matre”, la corporatura era umanoide, ma il corpo era un insieme di “cose”, fiori, alberi come insetti e bestie erano tutti uniti un quell'essere, in pochi passi fu davanti all'uomo, protese un braccio in avanti dal quale partirono quelli che potevano essere delle liane.
    Le liane passarono sopra al sindaco e si tuffarono nel barile d'acqua aperto.
    - Buona quest'acqua, da dove viene?- La voce della creatura era molto profonda, ma non si capiva da dove potesse venire, dato che in quello che sarebbe dovuto essere il viso, non vi era traccia di bocca.
    - Proviene dai monti del Volturen, la conservavo per una occasione speciale.-
    La creatura fini di assimilare l'acqua poi si sedette.
    - Hai portato con te la lancia, hai fatto bene, la situazione è molto seria. -
    - Lo so Jugurmons, un nostro cucciolo ha sbagliato, sono venuto a trattare per la sua liberazione.-
    - La nostra legge la conosci, lo sai qual'è la punizione per chi uccide per divertimento.-
    - Lo so bene, ti assicuro che il cucciolo verrà severamente punito una volta tornato a casa, per la vita che è stata tolta , sono disposto a rivedere al ribasso le quote della caccia di questo mese. -
    Il sindaco, era abbastanza tranquillo, Jugurmons non sembrava eccessivamente alterato per l'accaduto, ma ovviamente sapeva che anche lui aveva un popolo a cui doveva dare delle risposte, quindi mise subito sul piatto il massimo dell'offerta che aveva elaborato durante il viaggio.
    - In cambio della vita del cucciolo, ti offro la rinuncia a un cinghiale sui due cacciati di solito, e ovviamente nessun scoiattolo verrà cacciato da oggi a trenta giorni. -
    Il “viso” di Jugurmons, sembrò rilassarsi, sembrava che la proposta fosse di suo gradimento.
    - Quello che proponi è un buon scambio, ma temo che dovrai fare di più.-
    - Fra le mie fila c'è chi vuole usare questo incidente per creare i presupposti per uno scontro.-
    Il sindaco cominciò a fissare la creatura, non si aspettava una risposta del genere.
    - Vorrei vedere il cucciolo, vorrei vedere come sta.-
    Con un cenno del capo, Jogurmons fece uscire un altra creatura dal bosco, un altro imponente matre, fra le sue braccia c'era il piccolo Giove, non si muoveva.
     
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    Salve la storia ha preso una piega interessante, soprattutto perché pare che solo il sindaco conosca questi matre e sappia come trattare con loro; forse converrebbe inserire più descrizioni, ad esempio il sindaco ancora non sappiamo come è fatto, se è un basso ometto in giacca e cravatta o un grosso boscaiolo con una tunica decorata, anche per la Lancia del Bosco, che pare essere un oggetto fondamentale per la storia, sarebbe bene spendere due parole

    Purtroppo, sulla forma, c'è ancora il problema della punteggiatura, alcune virgole paiono messe quasi a caso, giusto per inserire una battuta in più, a volte anche quando la frase potrebbe proseguire benissimo senza o necessitare di un altro segno di interpunzione. Stai migliorando, si vede, ma c'è ancora un poco di lavoro da fare, continua così

    CITAZIONE
    L'uomo risalì le scale fino ad arrivare alla sala del consiglio, li ,dietro la sua sedia assieme allo stemma cittadino, c'era la : Lancia del Bosco”, la cosa più preziosa di tutto.

    qua forse sarebbe meglio: L'uomo risalì le scale fino alla sala del consiglio dove, dietro la sua sedia, assieme allo stemma cittadino, c'era la Lancia del Bosco, la cosa più preziosa di tutte
     
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    Madadayo!

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    Chiedo venia per il ritardo con cui scrivo la mia opinione.

    Mi piace questa idea dei due leaders della comunità umana e "spriggan"
    (o qualunque altra creatura sia) che stringono questi patti nascosti. C'è
    molto potenziale per una storia fatta di conflitti, tradimenti, xenofobia
    e chissà cos'altro.

    Alcuni punti su cui vorrei portare la tua attenzione:

    Una volta presa e tornato dalla sua gente, salì sul carro che avevano appena preparato, poi parlò a Gustaf, il capitano della milizia.
    - Gustaf, raduna la milizia, e assicurati che nessuno mi segua, la situazione è già abbastanza tesa e non ho bisogno di gente che agisca di testa sua intesi? -


    Ti consiglierei di sostituire "la milizia" con "i tuoi uomini" per evitare una ripetizione un po' cacofonica.

    La voce dell'uomo si fece ancora una volta imponente.

    "Imponente" credo si possa dire più di qualcosa che si vede piuttosto che di qualcosa che si sente.
    Ti consiglierei di usare qualcosa come "autorevole", che peraltro si sposa bene col tipo di personaggio
    e la sua vocazione alla leadership.

    Proviene dai monti del Volturen, la conservavo per una occasione speciale.-

    Hai preso il nome dal gel? XD

    Per curiosità da dove deriva il termine "Matre"? Ha qualche assonanza latina...
     
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    Colgo l'occasione per ringraziare entrambi per i commenti, e grazie mille per continuare a leggere i miei scritti.
    Parto a rispondere da BardoBlu, hai ragione come sempre sulle virgole, questo difetto non credo mi andrà mai via, anche se provo e mi esercito per migliorare o ne metto troppe o troppo poche, non ho mezze misure insomma.


    La descrizione del sindaco e dei matre è volutamente " povera " , vorrei che il lettore si immaginasse i personaggi come più gli aggrada, senza vincolarlo alla mia idea, prima della fine del racconto cerchrò di fare capire a cosa serve la lancia del Bosco.

    Cerco di spiegarme una cosa: tutti sono a conoscenza delle creaure del bosco, ma il sindaco è l'unico che puo andare a parlare con il loro rappresentante. Mi spiace se ho fatto intendere il contrario.


    Per venire a Xarthin, no non ho preso il nome dal gel, mi è venuto a caso :) . Matre è l'unione fra la parola MAmmifero e TREe dato che gli esseri sono un unione fra vegetali e animali.


    Ringrazio entrambi per i suggerimenti su come portare modifiche al testo, saranno effettuate nella versone finale.
     
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3 replies since 12/8/2019, 15:25   45 views
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