Il rifugio dello scrittore

HORA NOCTIS

di Adele EmmeTi

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    "A trattar le persone secondo il merito, chi mai si salverebbe dalle frustate?"

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    Il conte Leonard Withman, ultimo rampollo di una nobile famiglia, si risveglia nella sua tenuta a Redfield, in Inghilterra, ma si rende conto di essersi destato con duecento anni di ritardo rispetto ai suoi piani. Ad accoglierlo è la signora Darren, discendente di una congrega il cui unico scopo è attendere il ritorno del giovane vampiro e servirlo. Tormentato dal ricordo del tradimento del padre, della morte della giovane amata e dello sterminio della sua congrega di non morti, dapprima troverà conforto nell’amicizia con Julian, anch’egli vampiro e suo vecchio amico, e in seguito intreccerà una profonda relazione con Evangeline, una restauratrice in tutto e per tutto simile al suo antico amore. Ma in due secoli, il mondo è cambiato più di quanto Leonard possa immaginare e il pericolo, oggi come allora, incombe su tutti loro.

    L’opera è una sorta di romance soprannaturale, ma a differenza di quanto si possa pensare, si discosta molto da altre opere dello stesso genere: per alcuni aspetti, si tratta infatti di una storia più adulta, in cui non c’è spazio per aforismi adolescenziali. In un mondo celato (ma neanche tanto) di istinti e sfrenato edonismo, tanto i non umani quanto i vivi cercano di trovare il proprio posto, anche a costo di mutare la propria natura.
    Il desiderio di vendetta, l’apatia e il dolore che ogni essere vivente con coscienza di sé si porta dentro, l’amore come via per esorcizzare i propri demoni e la ricerca di pace sono solo alcuni dei tanti temi che vengono affrontati dall’autrice, che in qualche modo riesce a far riflettere sulla società attuale in cui, pur non disponendo dell’eternità da poter sprecare, gli uomini trovano comunque il modo di concentrare quanta più lascivia possibile nei pochi decenni loro concessi.

    La caratterizzazione dei personaggi è buona; ognuno, dai protagonisti alle figure secondarie, ha una personalità ben definita e coerente col proprio passato, tranne forse Matt, collaboratore e convivente di Evangeline: il suo muoversi sulla scena risulta un po’ incoerente, facendo da contraltare a quello, più preciso e ben studiato, della ragazza.
    Tutti i personaggi hanno un ruolo ben preciso e giocano una parte fondamentale al procedere della trama.
    La forza di questo romanzo è certamente il fatto di non adagiarsi su facili clichè, ma di tracciare un nuovo solco, qualcosa che preluderebbe a fiumi di pagine e di saghe. Gli incontri carnali, perfettamente inseriti nella trama, son ben descritti, ma MAI sopra le righe: mere esibizioni fini a se stesse, frutto di pruriti insoddisfatti sarebbero state superflue e mi avrebbero convinto ad accantonare l’opera già al primo incontro, ma l’autrice ha avuto la capacità di fissare, a seconda dell’occasione, i paletti più appropriati. Forse, in alcuni punti la trama sarebbe dovuta essere sviluppata più approfonditamente. Lo stile è fluido, anche se a volte leggermente aulico, ma la lettura non ne risente e l’opera scorre via gradevolmente veloce.
    Un libro che merita di essere letto, per quanto detto finora e per gli spunti intriganti che propone e che, a mio avviso, la cara Adele EmmeTi dovrebbe sfruttare per scrivere sequel, prequel e spin off, riversando su carta fiumi di pagine che potrebbero, con un pizzico di esperienza in più, ottenere fortune pari a quelle di note autrici dello stesso genere.
    Pollice alto. Senza dubbio.
     
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