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• NOME: Abrahan Mirada
• ETA’: 62 anni
• PAESE DI ORIGINE: Nicaragua
• ASPETTO FISICO: A livello fisico Abrahan è ciò che si potrebbe definire uno “spilungone”: alto e smilzo e ossuto. Unito ad un volto segnato dalle cicatrici dell’età e di brutte esperienze, non è il genere di persona che qualcuno inviterebbe al suo compleanno. Non che lui se ne dia troppa pena, essendo ormai un misantropo diplomato e patentato, senza contare che nel mondo degli spiriti ognuno appare come realmente è dietro al suo raggrinzito involucro di carne.
• BIOGRAFIA: Abrahan Mirada nasce sulla Mosquito Coast in Nicaragua: una terra di confine dove il sangue e gli interessi di Amerindi, spagnoli, africani e britannici a volte si confondevano, a volte si scontravano con la violenza della spuma delle rapide. La sua famiglia si trasferisce presto a Managua, la capitale, dove vive in condizioni di estrema indigenza. Suo nonno si prodiga per insegnargli le antiche arti sciamaniche della sua gente. Appena raggiunta la maggiore età Abrahan insegue il sogno di dedicarsi alla professione medica come il suo idolo, Ernesto Che Guevara: una ambizione tuttavia a lui preclusa dalle sue condizioni sociali. Gli eventi gli consentirono presto di seguire comunque le orme del Che partecipando alla guerriglia sandinista contro il regime della famiglia Somoza, ma a rivoluzione fatta Abrahan scoprì suo malgrado come il nuovo governo socialista fosse rapace nei confronti delle terre ancestrali della sua gente e delle risorse naturali del paese proprio come il sistema capitalista.
Dopo aver nuovamente imbracciato le armi, questa volta contro la causa per cui aveva in precedenza combattuto, Abrahan Mirada fa perdere le proprie tracce fino a metà degli anni ’90, dove riappare come membro di cellule ambientaliste estremiste.
All’inizio del nuovo millennio Mirada decide di ritirarsi in esilio (o a suo dire “pausa di riflessione) in Argentina.
• IMPRONTA CARATTERIALE: Sin da piccolo Abrahan ha sempre sentito il richiamo ad essere strumento di una volontà superiore, che nelle varie età ha preso diverse forme: dalla visione cosmica impartitagli da suo nonno a quella politica della rivoluzione socialista, per arrivare a quella della causa della difesa dell’ambiente.
Abituato a vedere le cose dalla prospettiva “a volo d’uccello” dei suoi ideali, finisce spesso per considerare ogni individuo come sacrificabile al raggiungimento dei suoi obbiettivi. Difficilmente però ammetterà mai che, sotto sotto, il suo inseguire grandi cause nasca anche da un malcelato desiderio di recuperare quella centralità individuale che gli antichi sciamani della sua gente avevano prima dell’avvento della “civiltà”.
• ANIMALE TOTEMICO: Corvo
Adorato, rispettato o temuto in numerose culture del mondo come messaggero divino o sinistro presagio di morte, il corvo è un animale astuto capace di far uso di ogni occasione per sopravvivere.
• ABILITA'
Oltre a quella di potersi mutare a piacimento nel suo animale totemico, Abrahan conserva la conoscenza delle pratiche sciamaniche
e magiche della sua gente. Laddove i suoi antenati erano però in armonia con le energie e forze della natura, il rapporto di Abrahan
con questa armonia è andato perdendosi. Le sue capacità magiche sono così basate sulle energie spirituali di animali e umani periti,
strappate al naturale ciclo naturale e convogliate dallo stregone dentro di sè grazie ad un feticcio costituito dalla testa rimpicciolita
di suo nonno: ultimo vero sciamano della sua gente. Con gli anni che minano sempre più le sue capacità fisiche, mentali e spirituali,
Abrahan ha oramai poco tempo per coronare il suo ultimo, grande sogno.
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