Il rifugio dello scrittore

Il papa androide

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    Sono le ore 8.15 di una domenica mattina completamente senza nuvole e il nuovo Papa E16 si è appena insediato nel Tempio della Concordia. Tutto il pianeta è in festa, gioisce e ringrazia Dio di aver finalmente dato al mondo un’eminenza bianca la cui carne è di titanio arricchito, i cui circuiti ventricolari possono essere monitorati a distanza e il cui cervello è umano. Già, umano, e per la precisione quello di uno dei tanti cosiddetti Volontari Sacrificali che negli ultimi anni hanno deciso di prendere parte al progetto per la costituzione di un mondo dominato dai cyborg. Erano anni che i mezzi d’informazione ne parlavano, anni che si vociferava che prima o poi persino il Papa avrebbe abbandonato le sue spoglie umane per farsi carne e ferro, anni che a gran voce veniva richiesta un’autorità religiosa in cui cyborg e uomini potessero riconoscersi insieme, un’unica grande anima, un’unica grande famiglia. Anni che mentre per le strade continuavano a sbranarsi i cani sciolti del vecchio Partito, ormai affamati e decimati dalle purghe del Nuovo Sistema, si aspettava che dalla religione, proprio da lei che per decenni ha diviso Medici e Filosofi, potesse finalmente giungere un segnale di pace e di unità su questo pianeta oggi come mai lacerato dalle divisioni.

    Il nuovo Papa cyborg è alto poco più di un metro e trenta, si muove basculando e molto silenziosamente, proclama a gran voce che tutti i cyborg sono uguali ma che alcuni sono più uguali di altri, primo punto del suo Decalogo, l’unico già spoilerato dai media. Mentre agli angoli delle strade marciscono i cyborg pentiti, sempre più indigenti e distrutti da un’immortalità che si sono accorti troppo tardi di non volere, ridotti a brandelli di carne e ossa e materiale indistruttibile, infrangibile, che non vuole saperne di arrugginire e sparire dalla faccia della terra, i cui tessuti umani non riescono più a star dietro agli impianti perfetti che avrebbero dovuto renderli più efficienti e che forse per un breve periodo l’hanno fatto; mentre per le strade, dicevo, tramontano i cyborg semi incoscienti, sfatti, putrescenti, schifati persino da cani e vermi, il nuovo Papa richiama noi Uguali, Umani e Cyborg senza ripensamenti, all’Ordine e ricorda il Verbo del Nuovo Vangelo: Odio per chi odia l’Unità.
    Ologrammi stanno per correre nell’etere, qui nella piazza di fronte al Tempio della Concordia, scrivendo sopra le nostre teste, come da tradizione, il Decalogo del nuovo Papa, che dal suo balcone di fronte a noi saluta i presenti. Un gruppetto di Filosofi mangia in dieci da un pacchetto di noccioline e sorride, sono rimasti in pochi e campano come possono, ma in un modo o nell’altro si sono fatti addomesticare dal Nuovo Sistema che ne sovvenziona l’attività purché non ne venga divulgato il frutto. S’impari ad accettare Qualcosa per non perdere Tutto, recita il terzo comandamento della Nuova Religione. E i Filosofi l’hanno finalmente capito e presenziano pur se controvoglia laddove è necessario presenziare per mantenersi vivi e vegeti. E che le loro stronzate se le raccontino nei loro antri, tra loro, d’altronde. I loro miti sono caduti, la statua di Voltaire che si ergeva fino a pochi anni fa nel Salone della Ragione è stata abbattuta dai militi al soldo del Nuovo Sistema, e come se non bastasse poco dopo è stato demolito l’intero Salone: non è più tempo di sofismi, oggi. E’ tempo di Verità.
    Il Nuovo Sistema non commette errori: addomestica sovvenzionando, e addomesticando domina. Mossa politica astutissima per evitare di andare ad ingrassare le file dei Dissidenti.
    Parli del diavolo e spuntano le corna: aspettando che il nuovo verbo papale cavalchi i nostri capi materializzandosi in sacri ologrammi imperativi, ecco appunto un Dissidente correre verso il centro della piazza impugnando una pistola al grido di Morte ai Cyborg, Morte al Papa. Ma un bel gioco, come da proverbio, dura poco, e come di routine il Dissidente viene immediatamente neutralizzato, sparato in mezzo agli occhi da un addetto della mensa papale, che annoiato ripone poi l’arma nella fondina. Un bimbo ride e indica il morto. Il corpo del Dissidente viene preso e buttato su un mucchio di altri cadaveri sotto il portico della piazza. Da stamattina ne hanno ammonticchiati almeno dieci, l’uno sopra l’altro come in un tetris perfetto, e chissà quanti altri ne verranno prima di cena. Ma la morte, con l’avvento della Nuova Religione, non ha più l’impatto che aveva in precedenza, le nostre menti hanno ampliato i loro orizzonti e le cavallette e le epidemie e le rane ci hanno nuovamente insegnato a temere Dio, perché è chiaro che se può tanto deve per forza esistere. Il Nuovo Sistema ha saputo dimostrarci l’esistenza del Paradiso tramite la Meditazione Sociale, ormai obbligatoria per tutti, e quello che si visualizza in due miliardi di persone e tre miliardi di cyborg non puo’ essere un errore.

    Si sono fatte le 8.23 e La Grande Scrofa, l’oracolo del nuovo millennio, viene trasportata sul suo trono a rotelle in mezzo alla piazza. E’ alta più di cinque metri e composta di parti umane, animali e meccaniche. Le sue braccia -o dovrei chiamarle zampe?- sono tozze e bucate come grattuge, è continuamente rifornita di eroina raffinatissima da lunghe pompe che le corrono attorno al corpo monumentale e che formano una fitta inossidabile ragnatela cigolante; i suoi oltre mille occhi umani risultano minimali sul faccione immenso, gonfio come quello di un Buddha, le iridi sono di tutte le combinazioni di colori possibili. Le palpebre sono perennemente spalancate, ma la pace che ne percorre l’aura è ben percepibile. Parla lentamente e poco, mai a sproposito. Il suo ventre enorme e molle è carico di capezzoli in titanio da cui stilla copioso latte impoverito di calcio e arricchito di Azopropam. Quando passa per le strade, durante le Sfilate dell’Adorazione, i poveracci, gli umani di poca lungimiranza e i cyborg sfiniti, distrutti, ormai tramontati, le si buttano addosso come matti e cominciano a succhiare. Sembrano tanti piccoli scarafaggi in una pozza d’acqua. Durante queste sfilate vengono offerte ai Filosofi brocche cariche del liquido biancastro che sgorga dai seni scintillanti dell’oracolo, e da queste brocche essi sono costretti a bere fino all’ultima goccia. Chi non beve viene dato in pasto alla Grande Scrofa, che tutto sovrasta e tutto sa, e quando ciò avviene è uno spettacolo che rallegra un po’ tutti, grandi e piccoli. Proprio come quando, come vuole la leggenda, i gladiatori venivano sbranati dai leoni al Colosseo. Proprio come quando, nell’antichità, le teste dei controrivoluzionari francesi cadevano falciate dalla ghigliottina rivoluzionaria.

    La Grande Scrofa ha raggiunto in questo istante il centro della piazza e saluta il papa alzando la zampa sinistra. Il lezzo è terribile, sono a pochi metri da lei e il cielo si tinge di ocra. Il papa ricambia il saluto e indica con la mano di titanio il punto in cui il suo Decalogo si andrà a comporre nell’aria, invitandoci tutti a guardare in quella direzione. I Generali sono sul balcone accanto al Papa, ecco le massime gerarchie del Nuovo Sistema riunite tutte assieme. Ecco i cinque organismi più importanti del pianeta ricordarci insieme quanto questo giorno sia importante per tutti noi. Umani e cyborg, noi Uguali, noi Uniti.

    Un altro Dissidente umano armato, lanciato in folle corsa verso un gesto eclatante quanto inutile -i cyborg non possono morire per qualche proiettile, e le massime gerarchie sono esclusivamente composte da cyborg- viene sparato in fronte. Cade riverso a pochi metri da me. Un rigolo di sangue ne invade gli occhi chiari. Sono umani che non sanno arrendersi al progresso, non capiscono quanto sarebbe inutile quel che comunque non riescono a compiere: in fondo è colpa loro. I Filosofi nicchiano e a uno che osa inscenare una piccola protesta, puntando il dito indice contro il solito addetto mensa armato, quel dito viene fatto saltare in aria da un cecchino piazzato chissà dove.
    L’incauto si dimena a terra, e per via delle urla sguaiate che produce viene finito con un colpo di pistola dall’addetto mensa. “Da bravi, ragazzi, alle noccioline”, dice poi lo sparatore agli altri Filosofi. “E tenete gli occhi al cielo, merde. Sapete cosa succede a chi non legge il Decalogo, vero?”, aggiunge poi sfiorando la canna della pistola con l’indice sinistro.
    Il cadavere viene allontanato. Una madre lo indica al figlio: “Vedi chi è diverso da noi come finisce? Vedi?”. La morte evidentemente fa ancora paura a qualcuno.
    Il cielo su Piazza della Concordia è sempre più ocra.
    Gli occhi di tutti si volgono al Decalogo che comincia a comporsi sopra i nostri capi.
    Benvenuto, Papa E16.
     
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    Wow, non una lettura semplice ma decisamente profonda
    e che mi ricorda un pò lo stile della "Guida Galattica per
    Autostoppisti" e simili libri che usano la fantascienza e
    l'ironia come arma per criticare presente, e specialmente
    il futuro.

    Unica critica che potrei muovere è che il testo fa un pò
    effetto "mattone", ma penso che sia inevitabile visto
    l'approccio molto "giornalistico" che hai voluto utilizzare.

    Ridendo e scherzando c'è chi nella Silicon Valley ha già
    fondato una chiesa che punta a costruire una divinità
    "artificiale" superiore all'uomo e a cui sogna di potersi
    congiungere alla fine dei tempi in una gloriosa "singularity".

    E non escludo che un giorno i nostri leader religiosi e politici
    (in primis a mio parere ci proveranno i cinesi, vista la loro
    millenaria ossessione per l'immortalità) non proveranno davvero
    a divenire "presidenti eterni" tramite le nuove tecnologie della
    robotica e della "human augmentation", per dirla alla Deus Ex.


    Pezzo comunque davvero pregevole, e mi pare che la scelta della
    scrofa non sia casuale visto che ha un pò echi biblici a proposito
    di un altro capo di bestiame dorato adorato dal popolo.
     
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    Tutte osservazioni interessanti. Grazie!
     
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    La poesia non ha bisogno di seguaci, ma ... di amanti

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    Pur nel suo stile giornalistico, a me non ha fatto l'effetto mattone, l'ho trovato, se non per la disumana facilità nel dare la morte ai dissidenti, molto accattivante...del resto cosa può importare la morte a chi sono state innestate protesi elettroniche e membra e organi sintetici.
    Il corpo non è altro che un involucro.
    Oggi che il connubio fra uomo e l'intelligenza artificiale è già in atto, oggi di fronte all'immane potenza di calcolo dei computer, l'uomo pare avere poche chances di sopravvivere, nella sua attuale struttura, e molti scienziati sono già convinti, che questo sia solo l'inizio di una nuova evoluzione genetica dell'uomo, e con molta probabilità la prossima sarà proprio la trasformazione in Cyborg.
    Del resto già oggi protesi robotiche ed esoscheletri consentono a chi è affetto da disabilità temporanea o permanente di tornare a una vita pressoché normale. Viaggia alla velocità della luce la ricerca e la robotica di nuovi arti che recepisco i segnali dal nostro cervello.
    Negli USA, a fini militari, un progetto per creare un esoscheletro indistruttibile, che potenzia le capacità fisiche del soldato, ne monitora le funzioni vitali e rilascia una sostanza suturante in caso di ferite, è gia stato realizzato e i suoi creatori l’hanno ribattezzata “la tuta di Iron Man”.
    Quindi il tuo racconto è quanto mai attuale ed interessante, anche perchè tu, vai ancora più avanti e crei l'ambiente, forse peggiore ma possibile, a cui questa nuova avventura dell'uomo potrebbe portare.
    I miei complimenti!
     
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    CITAZIONE (al44to @ 3/4/2018, 10:34) 
    Pur nel suo stile giornalistico, a me non ha fatto l'effetto mattone, l'ho trovato, se non per la disumana facilità nel dare la morte ai dissidenti, molto accattivante...del resto cosa può importare la morte a chi sono state innestate protesi elettroniche e membra e organi sintetici.
    Il corpo non è altro che un involucro.
    Oggi che il connubio fra uomo e l'intelligenza artificiale è già in atto, oggi di fronte all'immane potenza di calcolo dei computer, l'uomo pare avere poche chances di sopravvivere, nella sua attuale struttura, e molti scienziati sono già convinti, che questo sia solo l'inizio di una nuova evoluzione genetica dell'uomo, e con molta probabilità la prossima sarà proprio la trasformazione in Cyborg.
    Del resto già oggi protesi robotiche ed esoscheletri consentono a chi è affetto da disabilità temporanea o permanente di tornare a una vita pressoché normale. Viaggia alla velocità della luce la ricerca e la robotica di nuovi arti che recepisco i segnali dal nostro cervello.
    Negli USA, a fini militari, un progetto per creare un esoscheletro indistruttibile, che potenzia le capacità fisiche del soldato, ne monitora le funzioni vitali e rilascia una sostanza suturante in caso di ferite, è gia stato realizzato e i suoi creatori l’hanno ribattezzata “la tuta di Iron Man”.
    Quindi il tuo racconto è quanto mai attuale ed interessante, anche perchè tu, vai ancora più avanti e crei l'ambiente, forse peggiore ma possibile, a cui questa nuova avventura dell'uomo potrebbe portare.
    I miei complimenti!

    Cambia l'apparenza ma la natura umana rimane la stessa, e penso che
    sia anche questo uno dei messaggi che Emma voleva dare nel suo testo.

    Di qualsiasi tecnologia sarà sviluppata nel prossimo futuro è inevitabile
    che passeremo dall'uso all'abuso in poco tempo, e che i giovani ingegneri
    robotici e informatici che vi lavorano oggi presto scopriranno il significato
    del peccato esattamente come fecero i fisici nucleari settant'anni fa.

    Solo che almeno le atomiche avrebbero distrutto il mondo in un lampo,
    mentre questi costrutti tecnologici temo che condanneranno la maggior
    parte del genere umano non "clanker" a una estinzione lenta e penosa.
     
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    Di qualsiasi tecnologia sarà sviluppata nel prossimo futuro è inevitabile
    che passeremo dall'uso all'abuso in poco tempo

    Vista la natura umana, questa è una delle possibilità, che spero ardentemente, per mio figlio, per i miei nipoti e per voi, che non avvenga. ;)
     
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    CITAZIONE (al44to @ 3/4/2018, 10:57) 
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    Di qualsiasi tecnologia sarà sviluppata nel prossimo futuro è inevitabile
    che passeremo dall'uso all'abuso in poco tempo

    Vista la natura umana, questa è una delle possibilità, che spero ardentemente, per mio figlio, per i miei nipoti e per voi, che non avvenga. ;)

    Eh al44to, purtroppo siamo oramai ostaggio dei tempi che viviamo.
     
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  8. BitFrau
     
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    Davvero notevole questo racconto. Scritto bene e con contenuti futuristici, neanche tanto, che fanno riflettere. Brava!
     
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    Sono contenta di aver suscitato in voi praticamente le stesse riflessioni che mi hanno portata a scrivere questo pezzo! Grazie della lettura!
     
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8 replies since 30/3/2018, 21:07   115 views
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