Il rifugio dello scrittore

RAN di Akira Kurosawa.

Il vero spirito dei Samurai.

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    Madadayo!

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    Quando si sente parlare di samurai qual'è la prima
    parola che ci viene in mente?

    Sicuramente sarà "Onore"; quell'onore codificato nel
    "Bushido" o "La Via del Guerriero" che prescriveva
    ai guerrieri giapponesi di seguire una esistenza fatta
    di fedeltà totale al proprio signore e ai propri superiori,
    assoluta correttezza morale, di coltivare le migliori qualità
    dello spirito e di rigettare i meschini interessi personali in
    favore di generosità, benevolenza, onestà e mille altre
    caratteristiche un pò mielose.

    Tutto un pò troppo bello per essere vero... e infatti la realtà
    è come al solito ben diversa, e assai meno luccicante.

    Il Bushido era infatti una teoria, elaborata dal 1600 in poi,
    quando i samurai di un Giappone oramai in pace guardavano
    con nostalgia ai tempi di "quando si stava peggio", ma nella
    pratica della vera "età dell'oro" dei samurai, le guerre civili di
    quindicesimo e sedicesimo secolo, la pratica era assai differente.

    Essere un samurai voleva dire agire per i propri interessi, rovesciare
    il proprio signore (o persino i propri genitori) per ottenere maggior
    potere, passare al nemico di punto in bianco durante una battaglia,
    assassinare rivali e parenti, passare a fil di spada civili, farsi corrompere
    durante un assedio e tante altre simpatiche attività che avrebbero fatto
    andare Machiavelli in brodo di giuggiole.

    Questa immagine meno piacevole ma assai più veritiera è però pressoché
    assente nel mondo del cinema Occidentale, e spesso persino di quello
    giapponese.

    Una eccezione a questa regola viene dal regista Akira Kurosawa,
    famoso per film come "I Sette Samurai"

    Negli anni '80, verso la fine della sua carriera, Kurosawa realizza "RAN"
    che incapsula alla perfezione il vero spirito dei samurai durante la loro
    "età dell'oro" (un pò placcata color sangue)

    Ispirato dalla vita del signore feudale del '500 Mori Motonari e "filtrato"
    dal "Re Lear" di Shakespeare, "RAN" é la storia di Hidetora, signore del sedicesimo
    secolo, che dopo una vita di conquiste decide di dividere i suoi possedimenti
    tra i tre figli, certo che questi rispetteranno il suo volere e la pietà filiale, mantenendo
    la pace nei suoi territori. Senza troppi spoilers potete immaginare che i cari
    ragazzi si dimostreranno assai "meno onorevoli" di quanto appaiono.

    RAN è disponibile in DVD e in qualche sito pure in Streaming. Se avete interesse
    per la cultura giapponese, qualche scena violenta non vi impressiona e desiderate
    scoprire l'autentico spirito samuraico, RAN non potetere perdervelo.
     
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    Ora non riesco. Stasera commento come si deve il caro Kurosawa :)

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    Tu parli di Kurosawa e io ripenso alla mia piccola collezione di suoi film: I sette samurai, La sfida del samurai, Ran e il test di laurea per qualsiasi iamatologo o filo nipponico, Sogni. Ai più, i suoi film possono sembrare noiosi, forse banali, ma come hai ben spiegato tu nulla è più lontano dalla verità. E se posso dire la mia, ci è andato anche abbastanza leggero ;)

    Edited by KISHUSEIKO - 30/11/2017, 22:21
     
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    CITAZIONE (KISHUSEIKO @ 30/11/2017, 18:10) 
    Ora non riesco. Stasera commento come si deve il caro Kurosawa :)

    EDIT

    Tu parli di Kurosawa e io ripenso alla mia piccola collezione di suoi film: I sette samurai, La sfida del samurai, Ran e il test di laurea per qualsiasi iamatologo o filo nipponico, Sogni. Ai più, i suoi film possono sembrare noiosi, forse banali, ma come hai ben spiegato tu nulla è più lontano dalla verità. E se posso dire la mia, ci è andato anche abbastanza leggero ;)

    Pesanti forse, ma più che altro alcune delle sue produzioni più tarde
    o "L'Idiota" (Quello sì che è un mattone)

    Ma penso che "I Sette Samurai", "Yojinbo" o in particolare "La Fortezza Nascosta" (senza la quale
    non avremmo tra l'altro Guerre Stellari) non siano pesanti affatto.

    E anche quando fa l'impegnato Kurosawa è comunque una piuma rispetto a Kaneto Shindo o Mizoguchi.
     
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2 replies since 30/11/2017, 11:27   41 views
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