Il rifugio dello scrittore

TEBE, di Jost Van Kortag

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  1. ¤Mamma Lupa¤
     
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    TEBE di Jost Van Kortag





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    DESTREZZA 7

    Accuratezza: 1
    Acrobazia: 1
    Equilibrio: 0
    Furtività: 0
    Manualità: 2
    Reattività:0
    Schivare:1
    Rapidità di mano: 0


    ESPERIENZA7

    Cronaca: 0
    Linguistica: 2
    Scienze mediche: 0
    Scienze naturali: 0
    Scienze numeriche: 0
    Scienze sociali: 1
    Scienze tecniche: 2
    Scienze umane: 2



    FASCINO 8 +1pt bonus

    Ballare: 0
    Canto: 0
    Diplomazia: 2
    Intimidire: 0
    Persuasione:2
    Recitare: 1
    Sedurre: 0
    Suonare: 0


    FISICITÀ 7

    Capacità di danno: 0
    Capacità di sollevamento: 0
    Combattimento a mani nude: 0
    Recupero fisico: 0
    Resistenza alla fatica: 0
    Resistenza alle droghe: 0
    Resistenza allo sforzo: 0
    Resistenza mentale: 0


    PERCEZIONE 3

    Ascoltare: 0
    Chiaroveggenza: 0
    Criptestesia: 1
    Intuizione: 0
    Memorizzazione: 0
    Osservare: 0
    Pedinare: 0
    Sensitività: 0



    Nome: Tebe

    Razza: Antropolis. È la personificazione di una città; la creatura che racchiude in sé l’anima di un’intera città, con le sue usanze, la sua cultura, i suoi abitanti e i suoi simboli. Si può solo definirlo antropolis, o città.

    Sesso: Maschio

    Età: Più di tremila anni, ma li porta talmente bene da mostrarne 25

    Provenienza:
    Tebe proviene da… Tebe. Egli stesso è la sua provenienza.

    Aspetto Fisico: E’ alto e slanciato, dal fisico vigoroso e armonico; raggiunge il metro e novanta di altezza, ha folti capelli mossi e grigi e occhi cangianti. I tratti sono fini, come quelli di una statua classica.
    Indossa calzari in cuoio scuro e un chitone di lino pieghettato bianco. Sulle spalle indossa una pelle di leopardo.

    Carattere: Tebe è gioviale, amichevole e godereccio; mangia e soprattutto beve di gusto e ha un debole per il vino rosso e per le danze sfrenate al chiaro di luna. Questa allegria e vitalità nasconde tuttavia una profonda insicurezza per il futuro e per certi versi anche nostalgia per il passato, dalla quale si lascia cogliere non appena impugna una lancia o si abbandona al bacio di un flauto che ha battezzato Aulos (flauto, molto semplicemente), che porta sempre con sé e al quale rivolge la parola quando è ubriaco (con la Sfinge non lo fa mai, poiché a suo dire essa non gli risponde).
    Fortemente emotivo, la sua allegria non è mai pienamente tale se non quando è sbronzo; da sobrio, le sue battute e le sue risate sono sì divertenti, ma sempre velate alle orecchie e alle menti più accorte da un vago sentore di tristezza e di tragicità, come se qualcosa di terribile si fosse consumato tra le curve del passato o fosse in agguato dietro gli angoli infausti del futuro.


    Storia: Tebe nacque circa tremila anni or sono, quando un guerriero proveniente da oltremare decise di stabilirsi col suo esercito nel mezzo di una grande pianura ricca di ulivi e solcata da un fiume largo e fecondo; questo guerriero prese in moglie una giovane dea, e con lei regnò su Tebe fino alla fine dei suoi giorni.
    Quando egli morì, la regina tornò nel regno degli dei e lasciò il trono al proprio figlio, che inaugurò una curiosa quanto disturbante legge salica: per salire al trono occorreva sposare una principessa appartenente alla famiglia reale tebana. Fu così che, per preservare il sangue divino che si diceva fosse tramandato di madre in figlia e per essere legittimati, i maschi della famiglia presero a sposare le proprie sorelle, madri, figlie, nipoti o cugine.
    Forse a causa di questo, o forse a causa della ricchezza e delle conseguenti invidie, Tebe non ebbe mai nell’arco della sua lunga esistenza un momento di tregua: i fratelli uccidevano i fratelli, i figli assassinavano i padri, le madri straziavano i figli, le guerre civili si succedevano una dopo l’altra e per la disperazione il sangue fu presto lavato con abbondanti fiumi di vino dall’antropolis, che riscoprì in quell’ebbrezza un valido motivo per andare avanti.
    Trascorso un certo periodo di tempo, un giorno sciagurato una delle innumerevoli faide famigliari scatenatesi per la successione andò troppo oltre, e alle porte della città degli orrori e degli splendori comparve un esercito.
    L’armata era tale da riuscire ad assediare ed espugnare tutte e sette le porte di Tebe nello stesso istante; il mattino successivo, l’antropolis si ritrovò lontano, in un luogo sconosciuto e con un frammento di pietra in tasca, una piccola sfinge.
    I nuovi sovrani avevano ridotto in macerie la città e si erano stabiliti in un’altra capitale.
    All’antropolis Tebe non restò altro che cominciare a vagare di terra in terra, con solo la Sfinge, il vino e gli dei a fargli compagnia, nella speranza di ritrovare un giorno nuove fondamenta e nuovi abitanti, e rinascere magari migliore di prima.


    Oggetti:
    -Sfinge: Statuetta in pietra calcarea raffigurante una sfinge. Tebe porta sempre con sé la statuetta di una Sfinge intagliata in un pezzo della propria Prima Pietra; sta nel palmo di una mano, non può perderla né dimenticarla, ma può essergli distrutta, e se ciò avviene per l’antropolis è la fine. La statuetta gli permetterebbe, qualora la sua Prima Pietra fosse distrutta, di rifondare l’insediamento urbano in un altro luogo schiacciandola con un masso più grande che in quel momento diverrebbe la sua nuova Prima Pietra. Ha con sé anche il flauto Aulos.


    Poteri:


    -Eredità di Cadmo: al suo volere può evocare lo spirito di Cadmo. Questi si materializza con le sembianze di un serpente lungo 5 metri per aiutare in combattimento l’antropolis. [Eredità di Cadmo non può essere usata con Sparagmos]
    Il serpente Cadmo è in grado di stritolare, soffocare, ingoiare le sue vittime, anche se di grandi dimensioni.
    Questa ultima capacità può essere sfruttata da Tebe per mettersi al riparo dai nemici, offrire riparo ai suoi alleati, compiere medio-lunghi tragitti e togliere per poco tempo un nemico dal campo di battaglia.

    Serpente di Cadmo:


    E’ un serpente lungo cinque metri, dal diametro di trenta centimetri nel punto più spesso. E’ di colore nero, il dorso è maculato, e i disegni irregolari di colore marrone scuro sono contornati di oro.
    La mandibola dislocata, insieme all'estrema flessibilità delle ossa del cranio, gli rendono possibile fagocitare una preda anche di grandi dimensione.
    È sprovvisto di dentatura.
    Teme le basse temperature.


    Ypothèto (indovinare): La statuetta della Sfinge emana un campo di energie ancestrali che proteggono l’antropolis, diminuendo il suo tempo di rigenerazione in caso di danni. Ha un raggio d’azione di poco più di sessanta centimetri, fuori dal quale non ha più alcun potere.
    La Sfinge ha uno stretto legame con l’antropolis, sotto espressa richiesta può animarsi e difenderlo da attacchi mentali disturbando la concentrazione dell’avversario: presenta un indovinello, se viene risolto, la sfinge torna muta e si ritroverà un piccolissima crepa sul suo corpo.
    Nel caso in cui l’avversario fallisca la prova, si troverà in una situazione di confusione mentale della durata di due turni.
    La Sfinge non apprezza la compagnia di Cadmo. [Ypothèto non può essere usata se Eredità di Cadmo è attiva]
    Finché la Sfinge è intatta, tuttavia, Tebe sopravvive e guarisce più o meno in fretta. Le incrinature derivanti dal fallimento di Ypothèto rallentano il suo potere di guarigione nei confronti dell’antropolis.
    [Descrizione Sfinge work in progress]

    Seismòs: Tebe può liberare energia nel sottosuolo, dando vita a onde sismiche che modificano la superficie del terreno fino a far sorgere la struttura da lui visualizzata durante la concentrazione. [Potere soggetto al tiro dei dadi. Descrizione struttura definita dal Master. Durata struttura definita dal Master]

    -Sparagmòs: permette a Tebe di ottenere la forza necessaria per fare a pezzi e dilaniare a mani nude i nemici. L’abilità può essere usato solo nel momento in cui Tebe abbia fatto uso di sostanze alcoliche.
    [Soggetta a lancio dadi]

    -Faso tuto mi: Tebe può fare tutto ciò che i suoi abitanti sanno fare (commerciante, artigiano, medico, politico, soldato etc.)… Ma non è detto che sappia farlo bene e che abbia voglia di farlo, in fondo è abituato a essere servito.

    Malus:


    -Prima Pietra: Essendo un antropolis, la vita di Tebe è vincolata alla sua Prima Pietra, l’unico legame saldo con il territorio su cui sorge la città, il quale definisce un tratto essenziale della sua vita. Per poter viaggiare, egli deve portare sempre con sé un pezzo di quella Prima Pietra, che non lo abbandona mai a meno che non venga distrutto (evento che causa la morte repentina dell’antropolis).

    Frana: I terreni umidi possono infastidire l'abilità dell'antropolis nella trasmissione di onde sismiche e nella conseguente creazione di edifici.
    Forti temporali o acquazzoni possono minare la solidità delle strutture da lui create.


    Altro:
    Tebe, in qualità di antropolis, è l’unico capace di individuare e riconoscere altri suoi simili; sarà proprio grazie a un altro antropolis incontrato sul percorso che scoprirà come far risorgere i suoi abitanti uccisi durante la distruzione del suo antico insediamento, ovvero invocando gli dei e raccogliendo e lanciando pietre dietro di sé: quelle scagliate con la sinistra riporteranno in vita le donne, quelle scagliate con la destra invece gli uomini.
    Questo potrà farlo però solo una volta stabilita la sua nuova Prima Pietra, e solamente una volta.
    Gli antropolis possono essere di grande aiuto, in quanto il loro favore comporta automaticamente il favore dell’intera città; essi hanno una conoscenza assoluta di tutto ciò che c’è all'interno del proprio perimetro urbano, inclusi i singoli abitanti, i singoli edifici e ogni sorta di nascondiglio o passaggio segreto. Possono anche, volendo, consigliare un’ottima locanda dove rifocillarsi o una bottega particolarmente vantaggiosa.


    Bonus Master:



    Memoria dell'Ingegnere: tra tutti i mestieri che sa fare, Tebe adora costruire edifici. Ogni volta che ne vede uno nuovo, non può fare a meno che fermarsi per ammirarne la struttura e memorizzarla "fotograficamente" [Bonus +2 a Memorizzazione][/SPOILER]
     
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0 replies since 8/11/2017, 20:30   9 views
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