Il rifugio dello scrittore

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    "A trattar le persone secondo il merito, chi mai si salverebbe dalle frustate?"

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    Anche se a prima vista può sembrare la cosa più semplice per cominciare a promuovere il proprio libro, utilizzare i social network (nel mio caso Facebook) non è sempre efficace. Questo perché, com'è noto, ormai in Italia si scrive più di quanto si legga.
    Iscriversi a decine di gruppi che hanno come scopo la promozione di autori (perlopiù self), è praticamente inutile dal momento che quasi nessuno s'interessa a libri che non siano il proprio e in quelli in cui si riuniscono i lettori, spesso è vietato pubblicizzare se stessi.
    Anche aprire una pagina autore non è sempre produttivo. Un "like" non costa nulla e molti lo mettono solo per essere ricambiati; insomma, come sopra.
    Se si vuole veramente trarre qualche beneficio da un social network, bisogna dunque lavorare sui propri contatti, selezionando quelli che sono in prima persona disposti a fare un po' di pubblicità (possibilmente dopo aver letto e trovato realmente interessante il nostro lavoro). Questo garantisce un discreto passaparola e qualche copia piazzata in più ;)
    Questa è la mia esperienza, qual è la vostra?
     
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  2. EmmeTi
     
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    La mia esperienza è praticamente identica alla tua, anzi potrei rischiare di utilizzare le tue stesse affermazioni.
    CITAZIONE
    quasi nessuno s'interessa a libri che non siano il proprio

    Infatti. Purtroppo si assiste a un fenomeno poco entusiasmante: tutti sono lì per farsi leggere e nessuno legge. Tutti sono lì per guadagnarsi un pubblico, ma nessuno è disposto a diventarlo. Dunque si assiste alla formazione di schiere di autori (self e non) che con i loro libri restano attoniti a guardarsi negli occhi, indecisi sul chi debba scagliarselo addosso per primo.
    Io, purtroppo, sono un'allegra novellina, approdata da poco nell'immenso mondo degli esordienti. E siccome non sapevo bene da dove iniziare, ho creato il mio blog, la mia pagina Facebook, sono entrata in gruppi di esordienti, di scrittori, di appassionati di lettura, ho girato il mio booktrailer, insomma tutto come da manuale. Peccato che non ho calcolato una cosa abbastanza banale, ovvero che prima di me c'erano centinaia e centinaia di altri esordienti in fila da tempo con il loro numerino, e le casse all'ingresso sono chiuse da tempo.
    E allora che fare? Beh, per adesso non l'ho ancora capito.
    Sicuramente sono convinta che uno dei modi migliori per crearsi un pubblico (e per farsi un pubblico non intendo far soldi, ma cercare qualcuno che sia disposto a darti fiducia e leggerti) sia, innanzitutto, quello di ascoltare.
    "Ascoltare" che bella parola caduta in disuso. Sì, perché dopo aver fatto le dovute selezioni e aver scartato la robaccia da quattro soldi di cui è piena la rete, credo sia importante dare ascolto a quelli che abbiano qualcosa di interessante da dire. Poi sarebbe utile comprenderli, interagire con loro, aprire un dibattito e suscitargli un minimo di fiducia.
    Che è un po' quello che dicevi tu parlando dei propri contatti.
    Io penso che se ognuno di noi dedicasse due minuti ad ascoltare gli altri, avrebbe molti più riscontri rispetto a quando si mette lì a spammare in modo convulsivo.
    E quindi io ora sto ascoltando :) ho smesso di postare sulla mia pagina (tanto non mi calcola nessuno) e vago sui blog di gente che parla di cose che trovo interessanti, a dire la mia o confrontarmi.
    Se mai vorranno diventare miei amici e darmi quella fiducia che cerco, ne sarò più che contenta.
     
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    Io ogni due/tre libri "canonici", un esordiente (nel senso di autore self) me lo leggo. Ovvio, non lo pesco a caso, ma una chance ogni tanto la do. Purtroppo non tutti lo fanno.
     
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  4. ¤Mamma Lupa¤
     
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    Argomento interessante e spinoso, e soprattuto da suddividere, secondo me, in due grandi sezioni: virtuale e reale.
    VIRTUALE:
    Il vero problema lo avete rilevato voi stessi, sembra esserci un esubero di scrittori e pochi lettori interessanti.
    Io credo che semplicemente manchi un luogo virtuale in cui queste due categorie si possano incontrare: nei gruppi in cui si parla di letture non si può pubblicizzare il proprio libro, e nei gruppi di scrittura difficilmente si trovano scrittori di "altri esordienti".
    Quindi che fare?
    La soluzione che mi è venuta in mente mi è sembra banale, ma forse efficace. A partire dall'anno prossimo penso di metterla in pratica: non si può pubblicizzare il proprio libro self, ma si può pubblicizzare quello degli altri. Ad esempio Kishuseiko e EmmeTi: non avete amici scrittori o lettori, disposti a recensirvi in questi gruppi?
    Non parlo di chiedere di dire che il vostro libro è fantastico, e quindi di comprarlo, ma di far parlare del vostro libro chi lo ha letto e apprezzato. Ad esempio K. appena finirò la lettura del tuo Burattinaio, di certo lascerò recensione e ne parlerò nel gruppo. Tu hai avuto modo di leggere qualcuno degli autori presenti?
    EmmeTi hai ragione, bisogna imparare ad ascoltare, senza tuttavia doversi mettere in penombra o "silenziarsi" perché tanto non interessa a nessuno.
    Deve essere l'autore, secondo me, il primo a credere nel suo lavoro.
    Io ad esempio ho trovato i miei autori esordienti preferiti perché continuavano a postare pezzi del loro lavori, e a un certo punto mi son detta "Forse ha davvero qualcosa di importante da dirmi, ci crede, continua a ripeterlo tutti i giorni, diamogli una possibilità".

    Per quanto riguarda la pagina, da sola fa poco: la vera attività c'è sul profilo personale, ma oltre a limitarsi a postare dei link credo che delle foto del libro, stralci di pagine, citazioni, o aneddoti che ne riguardano la stesura siano interassanti (Come avevi iniziato a fare tu, EmmeTi, quando postavi i disegni dei tuoi personaggi.

    Uguale posso dire per il blog: il blog che parla di un solo libro, non attira nuova gente. Probabilmente lo troverà o lo cercherà solo chi ha già acquistato il libro ed è interessato ad approfondire: per quello basterebbe tenere aggiornata la propria pagina fb e profilo, e aprire un piccolo sito fisso con schede personaggi, sinossi, curiosità, capitoli in lettura etc.

    Mi sono dilungata tantissimo, scusatemi. Magari domani amplio il discorso sul reale, e in segui faccio una piccola "guida".
    In ogni tenete sempre bene a mente qual è il vostro potenziale pubblico e scrivete per loro ^_^

    -MammaLupa-
     
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    Ho letto un paio di cose, ma di utenti ormai inattivi da un po'. Da un bel po', alcuni :)
     
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    “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.” Albert Einstein

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    Edited by stonestein - 8/11/2017, 14:03
     
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  7. Larsa
     
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    Il problema è proprio che tutti sparano nel mucchio. Sono iscritta a almeno tre gruppi dove gli esordienti si pubblicizzano, ma pensano solo a pubblicizzarsi. Guai a mettere un "mi piace" al post di qualcun altro: non lo fanno neanche sotto tortura. Se ne stanno chiusi in un egocentrismo assurdo, e fanno a gara a chi spara di più. I social, le pagine facebook gestite in questo modo - che fanno leva solo sul numero di utenti e post che vengono sparati sotto gli occhi di tutti non servono a niente.
    Concordo con Mamma Lupa sulla circolazione dei feedback. Serve qualcuno che "educhi" al ricambio, sarebbe bene se nei gruppi usassero manovre del tipo "puoi pubblicizzare il tuo scritto se ne recensisci un altro". Allora sì che le persone cambierebbero modo di ragionare. Inizialmente si sentirebbero tradite, perché nel loro egocentrismo attuale penserebbero "chi me lo fa fare di spendere soldi per un tizio a caso?", ma poi passerebbero al tipo di ragionamento "se io leggo qualcun altro, qualcun altro leggerà me".
    È un po' come un cane che si morde la coda.
    Ora come ora, quello che vedo, sono tanti autori che si mordono ognuno la propria e che accusano gli altri del proprio insuccesso.
    Per questo credo che i social siano abbastanza inutili. Da provare, sì, ma pressoché inutili.
     
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  8. EmmeTi
     
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    CITAZIONE
    La soluzione che mi è venuta in mente mi è sembra banale, ma forse efficace. A partire dall'anno prossimo penso di metterla in pratica: non si può pubblicizzare il proprio libro self, ma si può pubblicizzare quello degli altri.

    Ciao Mamma Lupa :D
    Sì, ho conosciuto delle persone che fanno recensioni sui loro blog e due di loro si sono offerti di leggere il libro e recensirlo. Non so bene se le loro recensioni saranno positive o negative, ma apprezzo comunque il fatto che abbiano voluto dedicarmi del tempo.
    Di certo, l'idea che hai avuto tu non è davvero interessante! Potremmo leggerci i libri a vicenda e poi recensirli. Anzi potremmo addirittura fare una sorta di bando: chi vuole proporre un suo libro, mette titolo e trama, così l'eventuale "recensore" può scegliersi l'opera in base ai propri gusti (la butto lì).

    CITAZIONE
    ma oltre a limitarsi a postare dei link credo che delle foto del libro, stralci di pagine, citazioni, o aneddoti che ne riguardano la stesura siano interassanti (Come avevi iniziato a fare tu, EmmeTi, quando postavi i disegni dei tuoi personaggi.

    Sì, purtroppo ora sono stata rallentata dalla preparazione della presentazione del libro di domenica, ma appena avrò di nuovo del tempo libero, tornerò a seguire la pagina personale e il blog (e a partecipare maggiormente al forum).

    CITAZIONE
    Concordo con Mamma Lupa sulla circolazione dei feedback. Serve qualcuno che "educhi" al ricambio, sarebbe bene se nei gruppi usassero manovre del tipo "puoi pubblicizzare il tuo scritto se ne recensisci un altro". Allora sì che le persone cambierebbero modo di ragionare. Inizialmente si sentirebbero tradite, perché nel loro egocentrismo attuale penserebbero "chi me lo fa fare di spendere soldi per un tizio a caso?", ma poi passerebbero al tipo di ragionamento "se io leggo qualcun altro, qualcun altro leggerà me".
    È un po' come un cane che si morde la coda.
    Ora come ora, quello che vedo, sono tanti autori che si mordono ognuno la propria e che accusano gli altri del proprio insuccesso.

    Infatti! SOno assolutamente d'accordo! I gruppi di esordienti che trovi su Facebook sono tristissimi. Vedi una marea di post, copertine su copertine, ma una moria di like e di visualizzazioni alla base.
    Come dicevo a Mamma Lupa, l'idea di pubblicizzare i libri degli altri è davvero un'ottima idea, e secondo me potremmo iniziare a recensirci a vicenda (forse saremmo l'unico forum a farlo).
     
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  9. Raffaele Saba
     
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    Tra non molto sarà in uscita (penso a fine Novembre) il mio primo libro di poesie, mi viene da sorridere se penso che neanche un anno fa ho cominciato prorprio grazie a voi, amici del forum, a scrivere le prime zoppicanti ,diciamo, " poesie".
    Eppure ora mi accingo a proporlo al grande pubblico...
    Come?
    Principalmente sui social network e sopratutto su Face Book...
    Ho aperto una pagina " Raffaele Saba Poeta" ed ho travasato tutti i miei 2300 amici e pseudo amici.
    Sono amministratore di un gruppo che si occupa di pittura e scultura di circa 13500 artisti ( ora anche di poesia, perchè molti mi hanno seguito e io li accetto come poeti e nel mio piccolo li seguo)
    Chi di voi è mio amico su FB. sa che sto promuovendo l'uscita del libro, postando in continuazione stralci di quartine o poesie inedite sino alla noia...( vi dirò che in tanti ora aspettano l'uscita e si sono prenotati)
    La fase successiva ( dopo l'uscita del libro) sarà quella di riprendere le persone che hanno commentato positivamente, e tutti i "mi piace" avuti su ogni singola poesia postata( anche scrivendo uno per uno in chat privata) Pubblicizzare la copertina e riempire di foto il web.
    e... non posso dirvi altro(deve ancora uscire la promozione e la locandina) di un evento che avrò la fortuna di poter partecipare ed esporre i miei libri al cospetto di una Grande Autrice ( quindi foto, pubblicità e , se la fortuna mi assiste dedica sul libro)
    Infine trovare un luogo adatto per la promozione pubblica del libro, magari in occasione di una fiera o avvenimento di interesse.

    Quindi : la promozione del libro richiede di anticipare i tempi e creare l'interesse e l'aspettativa, mai prenotare un banchetto in qualche libreria e sperare che qualcuno si avvicini...
    La fortuna va cercata e stimolata.
    Con questo non dico che il mio progetto andrà a buon fine...Sicuramente può essere una strada se non si hanno " Santi in Paradiso"
    fermo restando che il prodotto sia godibile.
    Queste sono le mie impressioni e come attualmento sto facendo...
    Auguro a tutti tanta soddisfazione e se i miei consigli risulteranno utili, vorrà dire che sarà andata bene anche a me.
     
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    La poesia non ha bisogno di seguaci, ma ... di amanti

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    Ecco una delle belle menti a cui mi riferivo in un commento di qualche giorno addietro, che unendo le sue tante strade ne ha trovato una nuova; felice di aver contribuito, anche se per poco alla sua crescita come poeta...ora quell'intimo compito, che da sempre mi ha animato e mi anima nel partecipare al nostro Forum, quello di far amare la poesia, nei confronti di Raffaele è terminato, quindi mi ritiro nell'ombra, di certo da quel cantuccio seguirò i suoi successi, e ne godrò! E tutti noi ne dovremmo esserne felici, perchè lui ha spiccato il volo, almeno per la poesia, da questo Forum. Ad maiora Raffaele.
     
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  11. Raffaele Saba
     
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    Grazie per le bellissime parole Alberto...
    Grazie per avermi preso per mano in questa incredibile avventura, ma il tuo compito è solo iniziato.
    Ho tantissimo ancora da imparare, ho bisogno dei tuoi suggerimenti, delle tue bacchettate!
    per questo ti invito a leggere le mie due ultime poesie Profumo d'Autunno e La mia sposa...
    Tu non lo sai ma ho creato un file word dove sotto ogni poesia ci sono i commenti ( I tuoi tutti) più rappresentativi, l'ho fatto dall'inizio per sottolineare gli errori e le impressioni.
    Dirai : cè il forum!
    Non è la stessa cosa, perchè puoi scorrere il File, sottolinare, evidenziare, ecc...
    Ora vorrei riprendere le prime poesie e cominciare a modificarle grazie a questo file.
    Un Abbraccione e sempre grazie Alberto.
     
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  12. Luca Aratak Morandi
     
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    Buonasera a tutti, ho trovato questo articolo e penso potrebbe interessare, si tratta di un articolo sulla promozione sui social a inizio 2018 scritto da nativi digitali edizioni
    http://www.natividigitaliedizioni.it/guide...8-postare-meno/
     
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    "A trattar le persone secondo il merito, chi mai si salverebbe dalle frustate?"

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    Letto. Non condivido prorpio tutto, ma sembra interessante.
    Io, tutto ciò che posto sulla pagina (non molto, in verità) lo posto anche sul profilo e a volte mi lancio nel creare i miei piccoli "universi letterari paralleli", ma troverei di cattivo gusto buttare regolarmente sul piatto una marchetta trovando collegamenti con ogni argomento.
     
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  14. Luca Aratak Morandi
     
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    Io ho una pagina, non d'autore però, e ho notato che viene visualizzata pochissimo nonostante un numero di followers medio (1500).
    Le cose che condivido dal mio profilo, inoltre, riescono a essere visualizzate molto di più per cui lo preferisco.
     
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  15. Liborio
     
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    Il discorso è interessante e voglio seguirlo, per questo mi ssto iscrivendo.
    Ho sviluppato un pensiero, devo solo metterlo nero su bianco e scriverlo qui. Dal confronto di ognuno può nascere qualcosa.
     
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33 replies since 6/11/2017, 23:48   377 views
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