Il rifugio dello scrittore

Tutorial - La sinossi

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  1. ¤Mamma Lupa¤
     
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    Nella nostra vita da autori, arriva prima o poi un momento in cui bisogna mettersi alla prova e decidersi a inviare il proprio manoscritto a una casa editrice. Ecco qui che entra in gioco uno strumento fondamentale:

    la sinossi.


    La sinossi non è la quarta di copertina, né tantomeno un modo accattivante di presentare il nostro scritto; essa è la trama esposta in maniera sintetica ed efficace, in modo cronologico, col tempo al presente indicativo, effettuata sul primo livello del testo, senza dettagli emotivi, spiegazioni di metafore o di messaggi celati all’interno del testo.
    Per scrivere una buona sinossi dobbiamo avere ben chiara la fabula del nostro scritto: è indipensabile sapere con chiarezza di cosa stiamo parlando.

    Ora possiamo dedicarci alle cinque domande fondamentali nell’analisi di ogni testo:
    -Chi?
    Il protagonista;

    -Che cosa?
    Argomento: cosa fa questo personaggio?

    -Dove?
    Il luogo dove si svolge la vicenda;

    -Quando?
    Il tempo in cui si svolge la vicenda;

    -Come?
    Svolgimento dell’azione e conclusione.

    Per facilitare le cose, ecco l’esempio di sinossi di un celebre romanzo, Il sentiero dei nidi di ragno, di Cesare Pavese Italo Calvino:

    Pin, un orfano di dieci anni, vive abbandonato a se stesso con la sorella, una prostituta. Tra i clienti di quest’ultima, vi è un marinaio tedesco a cui Pin sottrae la pistola di servizio, nascondendola in un luogo a lui solo noto, dove fanno i nidi i ragni. A causa del furto sarà imprigionato e verrà così in contatto con Lupo Rosso, un partigiano, che lo aiuterà a evadere e con Cugino, un adulto che lo porterà a vivere sulle montagne e ad aggregarsi a una banda di partigiani. La pistola, custodita nel luogo segreto di Pin, verrà sottratta da Pelle, un traditore, amante della sorella, passato dalla parte dei tedeschi. Nel finale alcuni spari in lontananza, vicino al casolare in cui vive la sorella di Pin, lasciano supporre che Cugino, nonostante l’amicizia per il piccolo Pin, abbia giustiziato la donna e il suo amante.

    Chi?
    Pin, un orfano di dieci anni.
    -Che cosa?
    viene imprigionato.
    Dove?
    Sulle montagne, con i partigiani.
    Quando?
    Durante la seconda guerra mondiale.
    Come?
    Si racconta di come riuscirà a fuggire, grazie all’aiuto dei partigiani.

    Ora un esempio di cosa non è una sinossi, poiché si tratta di una cosiddetta "quarta di copertina", e serve solo ad invogliare e a incuriosire:

    Dove fanno il nido i ragni? L'unico a saperlo è Pin, che ha dieci anni, è orfano di entrambi i genitori e conosce molto bene la radura nei boschi in cui si rifugiano i piccoli insetti. È lo stesso posto in cui si rifugia lui, per stare lontano dalla guerra e dallo sbando in cui si ritrova il suo piccolo paese tra le colline della Liguria, dopo l'8 settembre 1943. Ma nessuno può davvero sfuggire a ciò che sta succedendo qui e nel resto d'Italia. Neppure Pin. Ben presto viene coinvolto nella Resistenza e nelle lotte dei partigiani, sempre alla ricerca di un grande amico che sia diverso da tutte le altre persone che ha conosciuto. Ma esisterà davvero qualcuno a cui rivelare il suo segreto? Il romanzo di bruciante intensità che ha segnato l'esordio di Italo Calvino, per la prima volta in edizione illustrata da Gianni De Conno. Età di lettura: da 13 anni.

    La sinossi non è la descrizione in quarta di copertina, poiché la sinossi contiene il sunto completo del romanzo o del racconto.


    Un esempio di sinossi scritta di mio pugno per un libro poco conosciuto: E se covano i lupi, di Paola Mastrocola.

    Sinossi:
    Un lupo filosofo, fidanzato con un’anatra, sta per diventare papà. Propone di covare lui le uova, e lasciare che la compagna giri il mondo come desidera, le dona un timer, così che l’anatra possa tornare in tempo per la schiusa. Il lupo, rimasto solo, cerca il posto perfetto per la cova, una radura in mezzo al bosco e qui, in un compagnia di un simpatico amico, rimane per ventotto giorni. Durante le notti scrive le sue riflessioni e le difficoltà dell’arduo compito che sta affrontando, sperando di farne un giorno un libro. Giorno dopo giorno però, si affeziona sempre più al suo compito, tanto da fargli dimenticare il suo sogno. Il timer suona, e dopo tante avventure, l’anatra torna dal suo amato lupo: vedranno insieme la nascita dei loro pulcini. Il suo amico di avventura, il riccio che fino a quel giorno era stato al suo fianco aiutandolo con le uova, decide di pubblicare il libro del lupo, così da fargli una sorpresa. Una serie di imprevisti portano però il riccio a perdere tutte le pagine di appunti, riflessioni e poesie poco prima della pubblicazione; il libro è perciò composto da una sola pagina, contenente una sola riga: l’attesa è stare con il naso schiacciato contro una vetrata. La semplice riflessione riscuote un enorme successo, tutto il mondo, adesso, vive con il naso schiacciato alle vetrine dei negozi, ai finestrini degli autobus, alle finestre di casa, e chi non può sostare davanti a un vetro, ha con sé una piccola vetrinetta portatile, sulla quale schiacciare il naso e… aspettare. Il lupo e l’anatrina, all’oscuro di tutto ciò, continuano a vivere “fuori dal mondo”, inconsapevoli di quello che sta accadendo nel mondo, e di tutti i giornalisti e gli ammiratori che cercano di contattarli.
    La loro felicità è nell’amore che nutrono l’uno per l’altra.


    Verifichiamo:
    Chi?
    Un lupo.
    -Che cosa?
    Cova le uova.
    Dove?
    In una radura.
    Quando?
    Un arco di tempo di sessanta giorni circa.
    Come?
    Tra riflessioni, poesie, e l’aiuto di un riccio.

    Esempio di come non fare una sinossi:
    In questo nuovo «romanzo di animali» di Paola Mastrocola, il lupo è un filosofo, uno che ama starsene a pensare e scrivere, ma che improvvisamente vuole diventare meno astratto. La sua consorte anatra è un’anatra e basta, che svolazza spensierata ma ora si chiede se ai suoi figli, quando nasceranno, piacerà una madre che non sa niente del mondo.
    Hanno solo ventotto giorni, il lupo e l’anatra, per diventare quello che non sono, il tempo che ci metteranno le loro uova a schiudersi, il tempo di covare o svolazzare e prepararsi a essere genitori: il misterioso, e irripetibile, tempo dell’attesa.
    E se il lupo cova al posto dell’anatra… l’anatra intraprende un suo viaggio personale, tutto anatresco, dove incontra gatte giornaliste, struzzi direttori, tacchini chiassosi e treni che non fanno mai fermate; mentre il lupo, seduto immobile a covare al centro di una prateria, trova l’amico della sua vita, un vecchio riccio brizzolato, afflitto di solitudine, ma anche incappa in volpi che lo invidiano, sanguisughe che lo intervistano, gufi benpensanti che lo legano a un albero. Finché le uova



    Per concludere possiamo dire che la sinossi è il nostro biglietto da visita, su cui esponiamo la massima sintesiaccuratissima – di quel che avviene nel romanzo.
    È ineludibile poiché l'editore la pretende.


    Fonte: autonoma (me medesima).
     
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  2. Liborio
     
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    Grazie alla sinossi (tua) posso pensare che quella del lupo e dell'anatra dev'essere una bella storia. :)
     
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  3. ¤Mamma Lupa¤
     
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    Grazie a te Liborio per l'interessamento. Sì, è una bella storia, per me ancor di più, ha un valore sentimentale perché ho letto questo libro in un momento molto speciale della vita ^_^
     
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    "A trattar le persone secondo il merito, chi mai si salverebbe dalle frustate?"

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    Ho sempre avuto il dubbio di cosa scrivere e di cosa tralasciare. Ahimè, non ho il dono della sintesi.
    Da quel che so, serve anche una breve descrizione dei personaggi principali. Ritieni che una sinossi come quella per Calvino basti a soddisfare questo requisito o conviene dedicargli qualche riga a parte?
     
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  5. ¤Mamma Lupa¤
     
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    CITAZIONE
    Ritieni che una sinossi come quella per Calvino basti a soddisfare questo requisito o conviene dedicargli qualche riga a parte?

    La sinossi de 'Il sentiero dei nidi di ragno' è perfetta: completa e sintetica, ne facessi una simile non penso che qualcuno potrebbe sindacare che manca qualcosa. La descrizione dei personaggi è presente per ciò che è rilevante ai fini della narrazione, quindi si dice che Pin ha dieci anni, è orfano e vive con la sorella, e si descrive anche Lupo Rosso, che è un partigiano (l'unica cosa che può interessare, visto che lo stesso soprannomme del personaggio fa intuire un determinato tipo di personaggio).
    Io credo che ne valga la pena descrivere i personaggi, senza però togliere importanza alla trama, che è il vero cuore della sinossi. Sarebbe di poca importanza sapere l'aspetto fisico o il lavoro di un determinato personaggio, almenoché questi non siano rilevanti per lo svolgersi della narrazione. Ti consiglio di far riferimento di volta in volta alle richieste delle case editrici: alcuni richiedono brevi sinossi, altri invece preferiscono fino a 5.000 battute, addirittura alcune case editrici accettano fino a due cartelle per la sinossi.
    Spero di esserti stata d'aiuto ^_^
     
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    Ovviamente lo sei stata, come sempre. :) Grazie della precisazione ;)
     
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5 replies since 25/10/2017, 06:23   64 views
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