Il rifugio dello scrittore

Tutorial - Gli strumenti per costruire...

... un intreccio dignitoso.

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    Carissimi,

    uno scrittore, ancor prima di un artista, è un artigiano. Sì, occorrono gli strumenti per vergare, ma ce ne sono altri, altrettanto importanti.

    Strumenti utili, talvolta ineludibili

    Tipica dei gialli, è:
    la falsa pista. Consiste nell’inganno che spinge il lettore verso un insieme di fatti coerenti, che però in seguito si rivelano non più plausibili né collegabili a ciò che il lettore ha creduto, fin lì, di afferrare. La falsa pista può essere, o non essere, l’insieme degli eventi, i fatti, svolti o eseguiti da:
    la falsa persona: colui che apparentemente veste i panni del colpevole o della persona plausibilmente individuabile per responsabilità o per irresponsabilità, per colpevolezza, per innocenza o per completa estraneità. Gran parte della suspense è data da questi due strumenti.

    Dialoghi (anche: Il discorso diretto)
    Non sono ineludibili e facilitano la caratterizzazione dei personaggi o per affinare l’approfondimento degli stessi. Di certo, se li usiamo, arricchiremo la qualità generale e la scorrevolezza.

    Sospensioni
    Un fatto lasciato in sospeso contribuisce alla creazione della suspense e facilita i passaggi da un personaggio all’altro, da un fatto ad un altro, da una data temporale all’altra, da un dettaglio importante ad uno secondario, o minore.

    Eventi comici
    Da non sottovalutare: possono servire per mitigare la tensione qualora lo stato dei fatti abbia raggiunto un livello emozionale molto alto.
    Per mezzo dell’evento comico – detto anche: gag – il lettore è indotto a mantenere la calma, dunque la concentrazione, due elementi fondamentali per agevolare il gusto della lettura.

    Dettagli e descrizioni
    Saranno soltanto chiari, non “ultra-descritti” e, men che meno, iper-descrittivi.
    “Portava un tacco dodici...” potrebbe diventare una descrizione sconsigliata poiché un tacco alto resta un tacco alto. Semmai, giacché stampato nell’immaginario collettivo anche del lettore non più giovanissimo, potrà essere: a spillo.

    “Due occhi azzurri come il cielo...” non prevede il fatto che talvolta il cielo è grigio e che gli occhi, in moltissimi casi, sono due, eccezion fatta per gli orbi, che... ne hanno perduto uno.
    Le descrizioni, con gli annessi dettagli, risulteranno gustose se ci prefiggiamo di spargerle lungo l'intero corpo del testo, altrimenti, se non hanno una vera utilità, il lettore le dimenticherà in pochi secondi, oppure, se attento e assatanato, si chiederà: a cosa serviva descrivere una cosa poi lasciata totalmente a sé, senza un motivo, senza un collegamento successivo che si aggancia al dettaglio medesimo? Questo tipo di leggerezza genera le famigerate sfilacciature.

    Flashback
    Utili per la semplificazione di fatti che, attraverso rimembranze, descrivono e/o svelano fatti di collegamento, oppure di mera esplicazione.


    I Capitoli
    Non c’è una regola né una convenzione per la lunghezza di un capitolo. Ogni singolo capitolo dura a discrezione dello scrittore. Non c’è regola neanche per il numero complessivo dei capitoli poiché uno, o più d’uno, potrebbero stare in una pagina oppure in mezza. L’uso di un capitolo breve, per l’introduzione di un personaggio, è sconsigliato poiché farebbe l’effetto “carta d’identità”.

    I titoli dei capitoli
    Non rappresentano un obbligo; possiamo, semplicemente numerarli con gli ordinali Romani.
    Se scegliamo di assegnarli, saranno brevi, e tuttavia dovranno sintetizzare, senza vera chiarezza, gli avvenimenti di quel capitolo.
    Tuttavia, il titolo del capitolo non è una preparazione né una spiegazione preliminare; è una descrizione che sfida il lettore all’intuito. Un bravo scrittore lascia che il lettore comprenda il titolo del capitolo soltanto al termine dello stesso.
    Una parola bi/trivalente, omografa, con più di un’accezione, è un’ottima scelta per un titolo intrigante.

    Il titolo del Racconto / Romanzo
    La scelta, in fatto di parole, è sovrapponibile a quella esposta per il titolo dei capitoli.
    L'autore si farà del bene se deciderà il titolo al termine del lavoro, affinché quella decisione preliminare non diventi un motivo di auto-influenza, un'azione che potrebbe indurlo in una sorta di condizionamento costante, lungo tutta la stesura della costruzione.


    Fonte: autonoma (me medesimo)

    Edited by Axum - 22/10/2017, 18:32
     
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    Preziosi i tuoi consigli Axum, grazie :)
     
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1 replies since 17/10/2017, 00:16   85 views
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