Ok eizo! Mi fa piacere che sia comunque l'osservazione di un momento vissuto, come per eccellenza negli haiku, mentre la personalizzazione lo fa essere più senryu...quindi vada per il senryu Sarebbe meglio chiamarlo Haisan, altrimenti dovremmo coniargli un nuovo termine " Haikryu "
hahahahaha! , "haikryu" mi piace! ogni cosa che scrivo è momento vissuto. altrimenti non so fare...
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A livello di immagine emotiva resta comunque bella!
grazie!
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PS: beato te che hai potuto godere del silenzio, che solo camminando in montagna spesso ci accompagna...mamma come mi mancano già i miei boschi, se penso che non li vedrò fino a maggio dell'anno prossimo mi prende la tristezza.
ah!, io senza potermi attaccare ogni singolo istante alla tetta di Mamma Natura non riuscirei proprio a vivere... tu nel frattempo tieni duro e coraggio. tempus fugit... e già domani è primavera!
se non ricordo male è un detto di john ruskin, poeta, scrittore e critico d' arte inglese vissuto nell'800. ci ricorda quale nobile dote sia per un uomo l'umiltà. talmente nobile... da mettergli le ali
È molto criptico e nello stesso tempo molto Zen, ma proprio per questo fortemente personalizzato; la metrica è perfetta ma in tutta sincerità non riesco a catalogarne la forma precisa...Haiku,senryu o Haisan?
un po' tutti e tre... e un po' nessuno dei tre!
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Non c'è il riferimento stagionale e quindi non è giustamente un Haiku! Un senryu? Il senryu si serve di artifici retorici come la metafora, l’analogia, l’iperbole, la personificazione, dove quest'ultima è presente ma non focalizza l'attenzione su un qualcosa che appartiene a tutti, dove nel caso specifico, e dove altresì quel " rimomba " pare appartenere solo al poeta.
in effetti l'ho chiamato senryu semplicemente perché manca il riferimento stagionale , perché ci sono i miei passi... e perché la montagna che rimbomba in realtà non appartiene a nessuno...
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Caro Eizo, mi hai spiazzato!
hahahahaha!
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Me lo puoi spiegare parafrasandolo?
ieri pomeriggio camminavo in montagna, e tale era il silenzio intorno a me che il rumore dei miei passi mi sembrava quasi assordante. avevo quasi voglia di mettermi scalzo! ciao caro al, e grazie come sempre
hahahahaha! i tuoi commenti, oltre ad essere molto competenti, sono sempre anche molto simpatici, al... sì, volevo dire che le foglie frusciano... ma siccome per me tutto ciò che vive è sensibile almeno quanto lo siamo noi uomini, allora ho scritto che cantano... pensi che mastro basho mi perdonerebbe? grazie mille, ciao!